Anycubic Photon Mono 2 - Recensione della Stampante 3D
Anycubic è un’azienda affermata nel panorama della stampa 3D che, con una vasta gamma di prodotti
e aggiornamenti costanti degli stessi, offre un panorama di scelte molto ampio. Dal 2015, data della sua fondazione a Shenzhen, i suoi modelli si sono presto moltiplicati andando a coprire la maggior parte della richiesta da parte della clientela.
Tutti i suoi prodotti sono divisi in due grandi famiglie : le stampanti a resina fanno parte della famiglia “Photon” mentre quelle a filo (FDM) della famiglia “Kobra” (fatta eccezione per la Vyper).
In questa recensione scriveremo in merito alla nuova Photon Mono 2, stampante che, a detta dell’azienda stessa, è indicata anche per i neofiti : scopri se è il prodotto che fa al caso tuo continuando a leggere!
Come ricorderai, in passato, abbiamo già recensito la Photon Mono X2 di Anycubic.
Indice dei contenuti
- 1 Anycubic Photon Mono 2 • Specifiche Tecniche
- 2 Anycubic Photon Mono 2 • Unboxing
- 3 Anycubic Photon Mono 2 • Specifiche più nel dettaglio
- 4 Anycubic Photon Mono 2 • Montaggio e primo test
- 5 Anycubic Photon Mono 2 • Software
- 6 Anycubic Photon Mono 2 • Prove di stampa
- 7 Anycubic Photon Mono 2 • Conclusioni
Anycubic Photon Mono 2 • Specifiche Tecniche
Volume di stampa | 143mm (L) x 89mm (L) x 165mm (A) |
Velocità di stampa | 50mm/h |
Risoluzione XY | 4096 x 2560 ( 4K) |
Precisione Asse Z | 0.01mm |
Sorgente Luminosa | Matrix LED Light |
Dimensione schermi | 6.6″ monocromatico, 2.8″ resistivo |
Dimensioni totali | 230 mm (L) x 235mm (L) x 390mm (A) |
Anycubic Photon Mono 2 • Unboxing
La nuova stampante di Anycubic arriva inscatolata e imballata molto bene, al riparo da urti dannosi e catastrofici per stampanti di questo tipo. La disposizione degli oggetti facenti parte del bundle è stata intelligentemente ottimizzata, sfruttando al meglio lo spazio disponibile senza perdere però l’integrità del pacco stesso.
Infatti l’interno della stampante stessa è utilizzato grazie a opportuni spessori di polietilene espanso sagomati come volume di immagazzinamento, evitando grandi scatole e facendo così bene all’ambiente, tema che sta a cuore a tutti.
Sebbene il packaging sia curato nei minimi dettagli, assicurati di tirare fuori il tutto dalla scatola su un piano pulito e libero per evitare urti e cadute accidentali di componenti o della stampante stessa.
La stampante arriva con vasca e piano di stampa smontati. Dentro le scatole troverai a corredo tutti gli strumenti necessari al pre e post stampa come i DPI (Dispositivi di Protezione Individuale), un set di utensili, le istruzioni per il primo utilizzo e la spatola per rimuovere le stampe dal piano.
Troverai anche, oltre all’alimentatore e alla chiavetta USB con salvato il software di slicing di Anycubic, un proteggi schermo anti-graffio con a corredo tutto l’occorrente per una sua perfetta installazione ovvero salvietta sgrassante, stickers rimuovi polvere e spatola elimina-bolle, proprio come una pellicola da smartphone.
Anycubic Photon Mono 2 • Specifiche più nel dettaglio
La Anycubic Photon Mono 2 è la diretta successore della Photon Mono 4K e porta con se diversi miglioramenti. Inanzitutto il volume di stampa è maggiore del 20% rispetto alla predecessora grazie al display più grande : con uno schermo da 6,6″ monocromatico è possibile produrre stampe di dimensioni massime pari a 143,36 mm (Lunghezza) x 89,1mm (Larghezza) x 165mm (Altezza) . Inoltre per non diminuire il livello di dettagli la risoluzione del display è aumentata arrivando a 4096 x 2560.
La sorgente luminosa, la LightTurbo Matrix, è stata migliorata e può ora raggiungere i 4200µW per centimetro quadrato, riducendo così i tempi di esposizione e migliorando la rifinitura della superfice.
Questo è stato possibile grazie al cambio di sorgente che ora è di tipo parallelo e, avendo un numero maggiore di punti luminosi, permette oltre ad avere una potenza maggiore anche una diffusione migliorata rispetto alle sorgenti standard : quest’ultime infatti erano composte da un numero minore di sorgenti e la luce UV veniva diffusa grazie all’utilizzo di specchi o lenti , che permetteva di avere un numero basso di “lampade” ma anche zone con minor potenza assorbita per colpa dei coni d’ombra, diminuendo così la qualità di stampa.
Il piatto di stampa fatto di alluminio utilizza due coppie di viti parallele che permettono di tenere fisso l’allineamento sugli assi di rotazione di X e Y, evitando così frequenti riallineamenti dello stesso. Inoltre, la superficie di stampa è incisa a laser con una texture “a scacchi” che permette di avere una maggior aderenza.
Infine il doppio asse lineare accoppiato alla barra trapeziodale permette stabilità e accuratezza fino a 10 μm.
Anycubic Photon Mono 2 • Montaggio e primo test
Dopo che avrai spacchettato tutto e messo in ordine, arriverà il momento di montare la stampante e fare le prime prove di stampa. Tranquillo, ci metterai pochissimo e sarà facile, ma prima dovrai avere delle accortezze per essere sicuro che il procedimento filerà liscio così da non ripetere alcuni passaggi.
Premurati che, come già detto prima, il piano di lavoro sia ordinato e pulito anche dalla polvere, così da evitare che granelli in sospensione alzati per sbaglio possano depositarsi sullo schermo durante l’installazione della pellicola protettiva. Assicurati anche di pulirti bene le mani, sgrassandole con un detergente, questo perché le dita tendono ad essere unte e di conseguenza sporcare schermi e parti che dovrebbero essere il piu’ pulite possibile.
Una volta finito con le accortezze, inizia accendendo la stampante collegando l’alimentatore e premendo lo switch nella parte posteriore dello chassis.
Come prima cosa, dovrai installare la pellicola protettiva che eviterà danni accidentali da sversamenti di resina. Per fare questo, dovrai alzare il supporto dove andrà poi in seguito collegato il piatto di stampa, questo per agevolarti nelle manovre di applicazione. Naviga nel menu’ andando sulla voce Tools e consecutivamente su “Move Z” : adesso clicca sulla voce 10mm e esegui il comando 10 volte, così da alzare il supporto di 100mm.
Adesso comincia l’installazione della pellicola! Inizia aprendo la busta di colore giallo contenente il necessario per pulire e comincia a lavare delicatamente lo schermo: non ti preoccupare degli aloni, è alcool isopropilico, evaporerà subito. Dopo aver pulito, utilizza uno sticker tenendolo con le dita per un’estremità e “appiccicando” lievemente l’altra sui granelli di polvere presenti sullo schermo : anche in questo caso non preoccuparti, non lascerà segni di colla a patto che non premiate troppo lo sticker.
Una volta che lo schermo risulterà pulito anche controluce, potrai procedere all’installazione della pellicola. Non dovrai far altro che togliere il velo di protezione dal lato adesivo e farla aderire sopra lo schermo, stando attento a metterla precisa utilizzando fori e sagome come dima di installazione.
Una volta disposta sullo schermo, utilizza la spatolina di plastica per rimuovere le bolle d’aria spingendole fuori dai contorni e infine rimuovi la pellicola superiore.
Prosegui installando il piano di stampa : non devi far altro che allentare le quattro viti a brugola, inserire il piano di stampa nel suo supporto sull’asse Z e serrare la vite superiore.
Adesso devi fare “lo zero macchina” cioé impostare il punto 0 (o punto piu’ basso) dell’asse Z, così che la macchina inizi alla corretta altezza la stampa : fai attenzione perché un’errore eccessivo può comportare uno scontro fra piatto e schermo se lo 0 è troppo basso oppure una stampa fallita per insufficente adesione del materiale sul piano di stampa se troppo alto.
Inizia mettendo il foglio fornito nella scatola sullo schermo , dopo di che clicca su “HOME” (tasto a forma di casa) : il piano si sposterà verso il basso andando a toccare lo schermo e, una volta finita la “tastata“, si fermerà. Ora tenendo premuto delicatamente il piano di stampa, stringi le quattro brugole allentate precedentemente seguendo una disposizione a X. Una volta finito premi il tasto Z=0 per completare la procedura.
Per finire, inserisci la vasca nella corretta posizione e serrala utilizzando le due viti apposite. Finisci il test versando la resina fino allo scalino da 330 ml e avviando la stampa del cubetto di test : inserisci la chiavetta USB nell’apposita porta, clicca su print e seleziona il file di test. Ricordati ovviamente di rimettere il coperchio per bloccare le radiazioni UV.
Anycubic Photon Mono 2 • Software
Negli accessori presenti nella scatola troverai una chiavetta USB con presente all’interno un file di test, una cartella con la guida all’uso scritta in piu’ lingue e il software proprietario con la sua relativa guida all’uso, Anycubic Photon Workshop , disponibile sia per Windows che per macOS.
Come prima cosa imposta la stampante che stai utilizzando, così da precaricare tutte le impostazioni necessarie per il corretto slicing: clicca su “Machine”, poi “Add Printers” e quindi scegli la Anycubic Photon Mono 2. Nel pannello accanto a “Machine” è presente anche “Resin”, utile per aggiungere nuove resine con tempi di esposizione differenti oppure per creare nuovi profili, andando a modificare per esempio la risoluzione sull’asse Z.
Per iniziare basta trascinare un file STL all’interno dell’area di lavoro oppure utilizzare la funzione Open File.
Il software risulta completo dal punto di vista dello slicing possedendo funzioni di manipolazione e creazioni di supporti, sia manuali che automatici. Inoltre possiede anche la funzione ripara che verrà comunque eseguita richiesta durante l’importazione se l’oggetto possiede degli errori.
Inoltre sono presenti anche le funzioni di Hollow e Punch che rispettivamente sono lo svuotamento e la Foratura, utilissimi per creare modelli vuoti all’interno e permettere così di risparmiare resina, facendola drenare fuori grazie ai fori aggiungibili.
La funzione di creazione supporto è completa ed efficace, riesce a creare ottimi supporti facilmente rimovibili.
Il software è molto intuitivo e le sue potenzialità di slicing sono eccelse ma i comandi di manipolazione, se utilizzati tramite valore numerico, sono un po’ ostici dato che non lavorano in real-time ma, ogni qual volta si imposta un numero va poi confermato per visualizzare l’effettiva modifica.
Anycubic Photon Mono 2 • Prove di stampa
La prima prova di stampa effettuata è stata quella del cubo, file fornito insieme alla stampante.
La procedura di setting per la stampa è stata semplice e, sebbene sia stata la prima volta che l’ho effettuata, è stata molto veloce. Il file è stato stampato in poco più di 4 ore e la sua definizione è sbalorditiva. Ma essendo comunque “un semplice cubo” , ho deciso di spingere il livello di dettaglio stampando modelli e geometrie sempre più complessi.
Ho quindi stampato un modello di EVA-01, il celebre Mecha-umanoide di Neon Genesis Evangelion. Ho deciso di utilizzare il modello diviso in più parti, così da realizare un modello più grande rispetto alle dimensioni massime del volume di stampa.
Una volta finito di stampare ho smontato il piano e ho rimosso delicatamente le parti dal piano in una ciotola in acciaio utilizzando la spatola di plastica, spingendo con un movimento di torsione gli angoli dei piani di supporto.
Dopo ho lavato brevemente il tutto con alcool e asciugato con dei pannocarta. Infine ho “curato” i pezzi ovvero ho fatto si che tutta la resina sul modello fosse catalizzata in modo uniforme e permanente : la procedura è di inserire l’oggetto in una apposita macchina che emette raggi UV ma, in mancanza di questa, si può effettuare anche lasciando il pezzo al sole per un po di minuti.
Il pezzo è praticamente perfetto, talmente preciso che gli attacchi per assemblare il corpo vanno in interferenza dovendo così carteggiarli leggermente. Inoltre le parti sono lisce e non si vedono assolutamente i layer, andando così a ridurre i tempi di post-produzione come carteggiatura e stuccatura.
Anycubic Photon Mono 2 • Conclusioni
Con questa stampante Anycubic si è piazzata bene nella fascia bassa del mercato delle migliori stampanti 3D, con un prodotto che all’uscita costa solo 249 euro circa. Completa veramente di tutto, come per esempio l’utilissima pellicola protettiva, questa stampante risulta un best-buy per i neofiti o per chi non ha bisogno di importanti volumi di stampa.
Con il suo schermo 4K è riuscita a creare oggetti con dettagli perfetti e superfici praticamente lisce e sia il pre-stampa che il post non è stato per niente difficile, semplice e adatto anche ad un completo neofita.
Le uniche note negative che comunque non incidono assolutamente sulle performance della stampante sono lo schermo TFT che non è molto reattivo e il software che non permette il salvataggio del progetto (ma confido nei prossimi aggiornamenti). Inoltre la stampante non presenta sistemi di filtraggio di vapori e odori (al contrario della sua concorrente principale Elegoo Mars 3 Pro) quindi ti consiglio di utilizzare oltre a guanti e occhiali una buona maschera FFP2.
Per il prezzo proposto, comunque, questa stampante si rivela essere un acquisto sensato per iniziare e, il marchio, presente ormai da tempo sul mercato, unito all’assistenza impeccabile è sicuramente un motivo in più per consigliarti l’acquisto di questo ottimo prodotto.
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