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Arch Linux: Installazione e Primi Passi • Guida

Linux • Che cos’è?

Linux (anche se sarebbe meglio parlare di GNU/Linux) è un termine che riunisce tanti Sistemi Operativi (OS) che derivano storicamente o comunque riprendono alcune caratteristiche dal sistema operativo Unix. Questi OS prendono il nome di “distribuzioni” o più semplicemente “distro” Linux. Esse godono di una ampia e sostanziale diversità che le rende uniche tra loro ma allo stesso tempo ce ne sono molte che derivano da altre. Ecco perché si parla solitamente di vere e proprie “famiglie” di queste distribuzioni, ciascuna con le proprie peculiarità.

Crescita delle distribuzioni di Linux dal 1991 al 2007

Caratteristiche e particolarità di Arch Linux

Nel mezzo di questa infinità di distribuzioni tra cui scegliere, quella che andremo oggi ad approfondire è Arch Linux, una distribuzione particolare soprattutto per il fatto di non avere un installer grafico come quello di Windows, MacOS o anche altri sistemi GNU/Linux.

Arch infatti durante l’installazione agisce soltanto su una schermata a righe di comando e teoricamente anche dopo l’installazione potrebbe essere utilizzato senza alcun DE (Desktop Environment) ma di questo parleremo più avanti.

Vari DE (Desktop Environments)

Arch Linux è inoltre basato sul concetto di “sistema rolling release” che permette di installare il sistema una volta sola ed aggiornare ciò che serve senza dover aggiornare tutto il sistema operativo. Ad ogni modo, essendo un sistema operativo consigliato per soli utenti esperti, ignoriamo che alcune problematiche che si possano presentare siano insormontabili.

Questo sistema talvolta è un po’ problematico anche perché le ultime versioni delle applicazioni possono anche essere relativamente instabili e chiaramente possono causare alcune conflittualità “rompendo” il sistema, nulla di irrisolvibile comunque.

Arch Linux utilizza un proprio “package manager” ovvero pacman. Oltre alle repository (dove vengono memorizzati i pacchetti) accessibili da qualsiasi distro, Arch mette a disposizione anche il cosiddetto AUR (Arch User Repository) che contiene molte risorse per compilare i propri pacchetti.

Perché scegliere Arch Linux?

Per queste sue caratteristiche Arch Linux è considerata una distribuzione assolutamente adatta ai professionisti grazie alla sua velocità e versatilità.

Spesso viene invece evitato dai novizi che da poco si apprestano a conoscere Linux di evitare questa distro perché potrebbe risultare complessa.

Personalmente ritengo che non sia affatto così, io mi sono affacciato al mondo Linux proprio grazie ad Arch e utilizzandolo come secondo sistema operativo non ho mai incontrato problemi irrisolvibili, anzi, le piccole sfide presentate dal sistema operativo sono state molto stimolanti.

Arch Linux inoltra ha la peculiarità di essere come un contenitore in cui puoi inserire solo ciò che ti serve e personalizzare passo dopo passo il tuo sistema, e trovo che questo sia particolarmente affascinante.

Come installare Arch Linux

Passiamo quindi alla parte più importante di questo articolo, vediamo come installare Arch Linux sul proprio computer. Questa fase può risultare laboriosa quindi è bene leggere con attenzione.

Flashare la ISO su pennetta USB

Prima di iniziare l’installazione è necessario scaricare l’immagine ISO dell’OS, la potete trovare sul sito ufficiale, dove è possibile scaricare la ISO dal mirror più vicino alla propria posizione geografica, in modo da permettere un download rapido.

La ISO non è molto pesante dato che di per se Arch arriva all’utente quasi del tutto vuoto, proprio per permettere all’utente di “riempirlo” come desidera.

Dopo aver scaricato l’immagine ISO è opportuno flasharla (cioè montarla) su un supporto, preferibilmente una pennetta USB, attenzione perché il processo cancellerà tutti i dati presenti prima del flashing, perciò abbi cura di utilizzare una pennetta vuota o comunque salvare i file che contiene.

Montare l’immagine ISO sul supporto USB è molto semplice, per avere un’idea chiara di come fare ti invito a leggere la nostra guida su come montare un file immagine ISO.

Installazione manuale del sistema

Dopo aver flashato la tua immagine ISO sul tuo supporto USB sarà opportuno spegnere il tuo computer (chiaramente se stai leggendo dal PC che vuoi utilizzare per l’installazione di Arch ti invito ad aprire l’articolo dal tuo smartphone).

ATTENZIONE! Questa procedura non è quella da seguire per installare Arch in dual system con altri OS, questo articolo spiega solo l’installazione di Arch Linux come sistema singolo sul PC.

BIOS

Dopo aver spento il computer dovrai riaccenderlo ed accedere al BIOS del tuo computer, se non sai come fare ti invito a consultare le nostre guide su come entrare nel BIOS.

Dopo essere entrato nel BIOS devi recarti sulle impostazioni di avvio e selezionare l’ordine di avvio ovvero l’ordine di lettura dei dispositivi cui il pc è collegato. A questo punto devi impostare come primo dispositivo di avvio il dispositivo USB, così il computer procederà all’avvio dell’immagine ISO montata sulla tua pennetta.

Devi inoltre disattivare il Secure Boot nella sezione apposita, altrimenti Arch Linux non potrà avviarsi.

A questo punto salva le impostazioni, spegni il computer ed inserisci il tuo supporto USB.

Avvia l’ambiente live

A questo punto dovresti trovarti nella schermata in cui scegliere di avviare Arch, una schermata POST (Power On Self Test) simile a questa:

Dopo di che ti ritroverai in una console virtuale dove avrai accesso come utente root.

La mappatura della tastiera predefinita è quella US.

Le varie disposizioni disponibili possono essere elencate con:

# ls /usr/share/kbd/keymaps/**/*.map.gz

per cambiare la disposizione della tastiera puoi usare il comando # loadkeys seguito dal nome della disposizione che hai trovato con il comando precedente.

Connettersi ad Internet

E’ possibile abilitare la connessione ad internet nell’ambiente live, per farlo devi:

  • Assicurarti che l’interfaccia di rete sia abilitata, puoi farlo con # ip link ;
  • Per reti Ethernet inserire il cavetto
  • Per reti Wi-Fi devi autenticarti alla rete attraverso iwctl

Per verificare la connessione puoi usare # ping google.com o qualsiasi altro sito.

Partizionare il disco

partizioni disco

Per visualizzare i dischi collegati al PC utilizza # fdisk -l , scelto il disco che vuoi utilizzare è opportuno creare delle partizioni (se stai pensando di acquistarne uno nuovo ecco una guida sui migliori ssd che puoi trovare)

Per iniziare a partizionare il disco puoi usare: # fdisk /dev/disco_che_si_vuole_partizionare

Se hai un dispositivo che usa UEFI (Unified Extensible Firmware Interface), quindi la maggior parte dei casi:

  • premi “g” e dai invio per creare un disklabel GPT;
  • per creare la prima partizione premi “n”, poi premi invio;
  • Potrai scegliere il numero della partizione, il predefinito è 1, se ti va bene puoi premere invio;
  • Ti verrà chiesto di scegliere il “first sector”, puoi tranquillamente premere invio e usare quello di default;
  • A questo punto scegli il “last sector” che rappresenta la dimensione effettiva della partizione.

Per la prima partizione (che assegneremo alla EFI di sistema) ti consiglio di assegnare una dimensione di 300 MB (sulla console dovrai scrivere +300M).

Dopo aver creato la prima partizione ti verrà chiesto se vuoi rimuovere o mantenere la formattazione di default (ext4), in questo caso dovrai scrivere “Y” e premere invio.

Adesso segui la procedura prima indicata per creare una seconda partizione (che ospiterà la cartella di root) e assegnale una dimensione opportuna che non risulti né troppo grande né troppo piccola, ti consiglio 30 GB se hai almeno 100GB sul tuo disco (sulla console dovrai scrivere +30G).

Adesso devi creare una terza partizione dove verranno allocati i dati veri e propri quindi puoi assegnarle lo spazio rimanente e per farlo puoi semplicemente premere invio senza inserire il last sector.

Dopo aver concluso premi “w” che sta per “write” che andrà a salvare le modifiche.

Formattazione delle partizioni

Adesso è il momento di formattare le partizioni che hai creato in modo che il sistema possa riconoscerle.

Ricorda che le partizioni sono denominate con questo schema “sdaNUMERO”

  • Digita il comando # mkfs.fat -F32 /dev/ nome partizione da 300 MB;
  • Digita il comando # mkfs.ext4 /dev/ nome partizione root (da 30 GB);
  • Digita il comando # mkfs.ext4 /dev/ nome partizione più grande;

“Montare” le partizioni

Adesso devi “montare” le partizioni per far si che il sistema possa capire dove collocarsi e funzionare correttamente.

  • Digita # mount /dev/ nome partizione di root /mnt;
  • Adesso devi creare una cartella di home, quindi digita # mkdir /mnt /home;
  • Procedi quindi a montare la partizione più grande in questa cartella home, quindi digita # mount /dev/ nome della partizione più grande /mnt/home

Sistema operativo

Adesso è il momento di installare effettivamente Arch Linux, quindi segui passo dopo passo questo procedimento:

  • Digita # pacstrap -i /mnt base , vedrai delle piccole barre di installazione, lascia che carichino;
  • Dopo ti apparirà una scritta del tipo “Enter a selection (default=all):” ti basterà premere invio;
  • Ancora una volta potrebbe apparirti una scritta simile alla precedente, premi nuovamente invio;
  • A questo punto di chiederà la conferma per iniziare a scaricare le componenti del sistema, scrivi “Y”;

Potrebbe essere necessario un po’ di tempo perché l’installazione venga completata.

Configurazione del sistema

Ormai le funzionalità base del sistema operativo sono installate, adesso è opportuno configurare il sistema.

Fstab

A questo punto dobbiamo generare un file fstab, puoi usare il comando:

# genfstab -U /mnt >> /mnt/etc/fstab

Chroot

Adesso bisogna spostare la radice nel nuovo sistema che abbiamo installato, usa il comando:

# arch-chroot /mnt

In questo modo ci sposteremo dall’ambiente live al sistema operativo appena installato.

Dopo il chroot digita:

# pacman -S base-devel grub efibootmgr dosfstools openssh os-prober mtools linux-headers linux-lts linux-lts-headers network-manager-applet networkmanager wireless_tools wpa_supplicant dialog

Poi premi invio e digita “Y” per installare altre funzionalità per il tuo sistema. Potrebbero volerci diversi minuti per completare l’operazione.

Localizzazione

Adesso bisogna scegliere la propria localizzazione, scrivi quindi: # nano /etc/locale.gen verrà aperto un editor attraverso il quale dovrai decommentare (cioè cancellare il simbolo “#”) “it_IT.UTF-8 UTF-8” adesso rendi effettiva la modifica digitando: # locale-gen e dando invio.

Password di root

Scegli una password per l’utente root con il comando: # passwd

Boot Loader

Adesso devi scegliere un boot loader e installarlo, dato che le opzioni sono diverse, per questo passaggio ti rimando alla pagina ufficiale di Arch Linux.

Riavvio

Esci dal chroot con il comando exit e riavvia la macchina con reboot.

Installazione guidata di Arch Linux

È possibile installare Arch Linux anche in pochi passaggi seguendo una procedura guidata;

Dopo esserti connesso ad internet come illustrato precedentemente puoi semplicemente digitare il comando archinstall e premere invio;

L’installer ci chiederà quindi di rispondere ad alcune “domande”

  • Selezionare il disco dove vogliamo installare Arch Linux;
  • Selezionare il file system per la tua installazione, ti consiglio ext4;
  • Scegliere se cifrare il disco ed eventualmente inserire una password;
  • Scegliere un desktop environment;

Ci sono anche altre possibilità di personalizzazione ma sarà più semplice interagirvi dopo aver completato l’installazione quindi puoi premere invio per continuare.

L’installazione del tuo sistema Arch Linux è ora conclusa.

Primi passi dopo l’installazione

Ricordati di rimuovere il supporto USB utilizzato durante l’installazione e loggarti su arch linux con l’utente appena creato.

Utenti

Dato che al momento hai effettuato l’accesso come utente root puoi creare un nuovo utente attraverso il semplice comando useradd nomeutente.

Dopo aver creato l’utente è consigliato scegliere una password attraverso il comando passwd nomeutente.

Desktop Environment

Anche se Arch è in grado di funzionare senza ulteriori aggiunte per avere un’esperienza completa è consigliabile aggiungere un desktop environment ovvero una interfaccia grafica.

Ce ne sono diversi supportati ufficialmente e non, ti rimando ad una pagina di arch in cui vengono descritti a fondo.

Conclusione

Adesso il tuo Arch Linux è completa e puoi divertirti a sperimentare con il tuo nuovo sistema operativo, ovviamente se hai bisogno di consigli puoi tranquillamente contattarci sul nostro gruppo telegram dove siamo sempre attivi e disponibili.

Paolo Basta

Semplicemente un normale ragazzo molto appassionato di tutto ciò che riguarda le scienze e la tecnologia. Mi diverto a sperimentare con tutte le apparecchiature che riesco a reperire.

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