File System • Cos’è e a cosa serve
Che cos’è il file system? Probabilmente ti sarai posto la stessa domanda quando hai provato a copiare invano un file all’interno di una memoria di archiviazione, e vedere che il PC non esegue la tua richiesta, perchè il file system è inadeguato.
Il file system (abbreviato anche come FS) è considerato uno dei pilastri dell’informatica, che consente di utilizzare il computer così come lo conosciamo oggi. Permette infatti di organizzare e memorizzare i dati all’interno di un dispositivo di archiviazione.
Puoi pensare al file system come il responsabile di un enorme magazzino, che gestisce ogni singolo reparto, conosce quanti reparti possiede, quali sono pieni e quali vuoti. Senza questa figura, non sarebbe possibile conoscere con certezza dove immagazzinare la merce, dove scaricarla e dove prelevarla. Allo stesso modo, senza il file system, un dispositivo non sarebbe in grado di regolare i tantissimi settori del disco, di conseguenza non sarebbe in grado di archiviare dati.
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Come funziona il file system
Il file system struttura e organizza in modo specifico i dati presenti all’interno del dispositivo, sia in lettura che in scrittura, seguendo uno schema gerarchico. In altre parole, funge da intermediario tra il sistema operativo e i dispositivi di archiviazione, garantendo un’identificazione rapida dei file nel dispositivo per un accesso veloce all’utente finale, che può quindi interagire con i file presenti nel dispositivo.
Un FS può essere rappresentato con un’interfaccia grafica (detta GUI, cioè Graphic User Interface) tramite l’ausilio di un file manager, seguendo uno schema ad albero, composto da cartelle (con eventuali sottocartelle), contenenti i relativi file. È possibile rappresentare un FS anche tramite interfaccia testuale basata su terminale.
Tipologie di file system • Quale Scegliere?
Esistono diversi tipi di FS in circolazione, alcuni utilizzati dai più popolari sistemi operativi, come Windows e MacOS. Esistono file system utilizzati dai dispositivi di archiviazione esterna, come hard disk e chiavette USB, affinchè possano avere una compatibilità il più estesa possibile.
Il file system perfetto non esiste, ciò nonostante si può scegliere quello più adatto in base ai file che il dispositivo deve ospitare, e i sistemi operativi con cui andrà a comunicare. Vediamo dunque quali sono i file system più diffusi e utilizzati.
FAT
Introdotto nel 1980, negli anni ha portato diverse migliorie, oltre che diverse versioni. La prima implementazione, il FAT12, permetteva di gestire dischi fino a 32 MB e non supportava alcuna struttura ad albero. L’ultimo standard, il FAT32, venne introdotto nel 1997, ed è utilizzato tutt’oggi. Il FAT32 è il FS più utilizzato per gestire dispositivi di archiviazione di piccole dimensioni (come chiavette USB). Può gestire file non superiori a 4 GB e partizioni fino a 8 TB, ciò nonostante riesce a utilizzare più velocemente la memoria del dispositivo.
exFAT
È l’evoluzione del FAT32,ed è stato introdotto nel 2006 da Microsoft, risolvendo i limiti di FAT32. È pensato principalmente per i dispositivi portatili, come hard disk esterni o chiavette USB, ciò nonostante, supporta la gestione di file fino a 16 EB, e permette di inserire più di 1000 file per cartella.
NTFS
È il file system sviluppato e utilizzato da Microsoft e utilizzato per il sistema operativo Windows, a partire da XP. Introdotto nel 1993, offre importanti vantaggi rispetto FAT32, come la gestione di file fino a 16 TB, così come per le partizioni. Prestazionalmente, è un pò meno efficace di FAT32, ciò nonostante risulta essere più affidabile e sicuro, assegnando dei diritti di accesso ai file, sia in lettura che in scrittura. Il nome di un file supporta fino a 255 caratteri.
EXT
È il file system pensato per i sistemi operativi basati su kernel Linux. Nato nel 1993, la sua ultima versione, EXT4, permette di gestire file fino a 16 TB e partizioni fino a 1 EB. Tra le caratteristiche primarie, supporta un numero illimitato di sottocartelle.
HFS/APFS
HFS fu introdotto nel 1985, ed è stato il file system utilizzato da Apple per MacOS. Permetteva nomi di file lunghi fino a 31 caratteri. Nel 2017 fu sostituito da APFS, che permette di sfruttare appieno i dischi SSD e supporta un sistema di cifratura avanzato. L’azienda di Cupertino non ha rivelato moltre altre informazioni sulla bontà di questo FS.
UDF
Questo FS viene utilizzato per supporti ottici come CD, DVD e BD. UDF risolve i limiti del suo predecessore, l’ISO 9660, come il supporto a file di grandi dimensioni, fino a 16 EB.
Come cambiare file system
Come precedentemente detto, qualunque dispositivo di archiviazione di massa non può funzionare senza un file system, di conseguenza bisogna formattare il dispositivo e impostare il FS.
È possibile cambiare file system in qualunque momento, ad esempio per far sì che il supporto di memorizzazione sia compatibile con più dispositivi. Per fare ciò, sarà sufficiente formattare nuovamente il dispositivo di archiviazione. In questi casi, se necessario, ricordati di eseguire un backup dei dati presenti sul dispositivo prima di formattare.