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Recensione Returnal per PC: Sony fa di nuovo centro!

Returnal Recensione PC
L'arrivo su PC di un'altra grande esclusiva Sony
Returnal è un gioco di sparatutto rogue-like pubblicato da Sony. Il gioco è stato accolto molto positivamente dalla critica, grazie alla sua trama intrigante e al gameplay punitivo ma divertente. Tuttavia, alcuni hanno notato alcuni problemi di ottimizzazione che potrebbero essere migliorati in futuro. Nonostante ciò, il gioco offre un'esperienza di gioco coinvolgente e avvincente, che potrebbe essere apprezzata anche dai giocatori PC se il gioco verrà mai pubblicato su questa piattaforma.
Trama e narrativa
7.5
Gameplay
8
Comparto estetico
8
Comparto tecnico
8
Comparto audio
8.5
PRO
Ottime intuizioni narrative
Comparto tecnico accattivante
CONTRO
Porting non impeccabile
8

Returnal aveva molto da dimostrare. Uscito sul mercato appena sei mesi dopo il lancio della PlayStation 5, è nato da un’idea dello sviluppatore finlandese Housemarque, uno studio noto soprattutto per giochi FPS di “piccolo calibro” quali Matterfall e Resogun.

Returnal Recensione PC

Returnal • Sony fa di nuovo centro!

È facile intuire quindi come, intorno al primo lavoro AAA dello sviluppatore svedese ci fosse un’enorme aspettativa, anche in virtù del suo gameplay basato sui giochi roguelike 3D, che avrebbe donato quel picco di difficoltà tanto amato da una certa tipologia di giocatori. Ora, quasi due anni dopo, Returnal arriva su PC tramite porting, introducendo numerose nuove funzionalità che lo rendono un titolo ancora migliore.

Returnal • Trama e narrativa

Returnal • Trama e narrativa

Il giocatore controlla Selene Vassos, un’astronauta che si avventura fuori rotta alla ricerca di un segnale chiamato “White Shadow”. Tuttavia, la ricerca la porta a naufragare su un misterioso pianeta chiamato Atropos, intrappolandola in un loop temporale che la farà tornare in vita dopo ogni morte. Selene deve pertanto combattere diverse minacce extraterrestri mentre tenta di sfuggire al pianeta in continua evoluzione.

Ben presto scopre che qualcuno, o qualcosa, la trattiene sul pianeta e la costringe a rivivere pericoli figli di un passato traumatico. In Returnal potrai infatti scoprire le registrazioni lasciate da Selene, che raccontano le sue scoperte, le sue lotte e i suoi attacchi di follia, donando al titolo quella sfumatura da thriller psicologico che arricchisce, senza dubbio, la scrittura della sua protagonista.

Il quadro completo non viene mai rivelato, il colpevole non viene mai realmente catturato ed è proprio la ricerca di una conclusione che tiene Selene (e di conseguenza i giocatori) impegnata nell’orrore cosmico di Returnal. Scorci di un male nascosto, sia sulla Terra che su Atropos, perseguitano Selene mentre viene riportata in vita; urla, annega, ma ritorna sempre.

Returnal • Gameplay

Returnal è un roguelike dalle fondamenta. All’inizio di ogni percorso, generato casualmente, Selene parte con nient’altro che la sua pistola. Anche i pick-up delle armi, la geografia, i nemici e il bottino cambiano continuamente, per cui ogni “ritorno” ha la possibilità di svolgersi in modo molto diverso dal precedente.

Inoltre, ad ogni morte, si perde tutto, a parte alcuni oggetti chiave che si conservano in eterno, come i potenziamenti della tuta e delle armi.

Di tanto in tanto, il gioco passa a una prospettiva in prima persona, traendo evidente ispirazione dai giochi horror. Il gioco è ben fatto, anche se la narrazione astratta non mancherà di frustrare alcune persone.

Progressione e gestione della difficoltà

La progressione è lenta a causa della difficoltà spropositata del gioco. Returnal si prende il suo tempo; vuole infatti che ci si abbandoni ai suoi misteri, ma è altrettanto desideroso di rimandarvi all’inizio. Quando si scoprono oggetti e attrezzi sconosciuti, il gioco evita di spiegare il loro funzionamento, il che porta a scoperte sia gioiose che dolorose.

La lunghezza di Returnal gioca un ruolo importante nella sua difficoltà. Una corsa attraverso l’Ade, ad esempio, potrebbe durare circa 45 minuti dall’inizio alla fine, ma Returnal potrebbe richiedere altrettanto tempo per un solo bioma (ce ne sono sei in totale). Esiste un sistema di checkpoint, ma richiede l’Etere, il materiale raro utilizzato per sbloccare nuove armi. Sfortunatamente, l’utilizzo dei checkpoint risulta troppo dispendioso in termini di risorse per essere davvero utile.

Housemarque ha risposto alle lamentele di molti giocatori con una patch del gioco. Returnal consente ora di sospendere la sessione di gioco, in modo da non perdere i progressi in caso ci si debba allontanare dal computer (o peggio, se si verifica un arresto anomalo).

L’aggiunta della modalità multigiocatore in cooperativa attenua un po’ la sfida, in quanto i giocatori possono rianimarsi a vicenda. Questi aggiornamenti rendono il gioco più accessibile, il che è positivo. Tuttavia, non rendono il gioco facile, ma solo più semplice.

Sistema di shooting

A parte il discorso della difficoltà, Returnal ha un gameplay coinvolgente e veloce, caratterizzato da ondate di nemici che riempiono lo schermo con proiettili multicolore. Selene non è certo indifesa e i controlli strettissimi la rendono agile e piena di risorse.

L’adrenalina si accumula uccidendo i nemici senza subire danni, il che aumenta l’output di danni e la visibilità. Inoltre, una ricarica riuscita riduce il tempo di cooldown dell’arma (in modo simile a come funzionano le ricariche attive nella serie Gears of War). Questi momenti rendono Returnal molto simile ai vecchi titoli di Housemarque, caratterizzati da un’azione a rotta di collo in cui ci si muove e si spara continuamente.

Returnal riesce a trasmettere un’atmosfera epica e misteriosa, ma allo stesso tempo a liberare la stessa dopamina di un punteggio elevato in una classifica. Il contenuto scaricabile gratuito incluso, Tower of Sisyphus, si appoggia ancora di più a questo concetto, fornendo una modalità infinita per chiunque sia interessato a quella sensazione di puro sparatutto arcade. Vi è infine una modalità di sfida giornaliera.

Returnal • Comparto estetico

Returnal • Comparto estetico

Il debutto di Returnal su PS5 è stata una vetrina visiva che ha stupito il pubblico con una grafica straordinaria, un’illuminazione impressionante e robusti effetti particellari. Ognuno dei sei biomi offre infatti uno sguardo unico sulla civiltà aliena che un tempo occupava Atropos.

La versione per PC riesce ad edulcorare queste caratteristiche, grazie alla capacità del gioco di sfruttare risoluzioni più elevate e ai riflessi ray-tracing che rendono lo spettacolo di luci al neon ancora più brillante sugli sfondi scuri.

Returnal • Comparto tecnico

Il porting è stato realizzato da Climax Studios, la società che si è occupata anche del recente Sackboy: A Big Adventure per PC. In effetti, Returnal condivide buona parte delle caratteristiche del gioco per PC. Le opzioni di visualizzazione includono sia il supporto Ultrawide (21:9) che Super Ultrawide (32:9), oltre al supporto Nvidia DLSS e AMD FSR (Sackboy non supportava quest’ultimo).

La scelta dipende dalla GPU, ma entrambe funzionano allo stesso modo: riducono la risoluzione del gioco e utilizzano algoritmi temporali all’avanguardia per aumentare la velocità dei fotogrammi e scalarli per creare un’immagine quasi identica alla risoluzione nativa. Per le GPU più vecchie è possibile utilizzare Nvidia NIS (Nvidia Image Scaling), che utilizza una tecnica simile che abbassa la risoluzione dell’immagine e la scala verso l’alto alla risoluzione nativa.

Returnal include un’ampia gamma di opzioni di visualizzazione, ma ha un costo hardware elevato. Per raggiungere le impostazioni di sistema consigliate a 1080p e 60 fps, il PC deve avere una CPU AMD Ryzen 7 2700X o Intel i7-8700, una GPU AMD Radeon RX 6700 XT (12 GB) o Nvidia GeForce RTX 2070 Super (8 GB), 16 GB di RAM e 60 GB di memoria SSD. Questo è impegnativo per una risoluzione di 1080p.

Se desideri un’esperienza completa che includa la risoluzione 4K e la tecnologia ray-tracing, il tuo PC deve avere una CPU AMD Ryzen 9 5900X o Intel i9-11900K, una GPU AMD Radeon RX 6950 XT (16GB) o Nvidia GeForce RTX 3080 Ti (12GB) e ben 32GB di RAM. Returnal è, come si può notare, un gioco molto impegnativo dal punto di vista della GPU, quindi migliore sarà la tua GPU, migliori saranno le prestazioni che riuscirai ad ottenere.

Fortunatamente, Returnal è dotato di un pratico strumento di benchmark che aiuta a trovare il giusto equilibrio di impostazioni per la propria macchina. Il gioco dispone inoltre di numerose opzioni che consentono di regolare la qualità dell’illuminazione, degli effetti di post-elaborazione e degli elementi ambientali.

Infine il titolo sfrutta appieno il controller DualSense, compresi i trigger adattivi e il feedback aptico. Il gioco dispone anche di superbe opzioni audio 3D, un’ottima inclusione se si dispone di cuffie compatibili.

Returnal • Comparto sonoro

L’atmosfera che circonda un videogioco può fare la differenza tra un’esperienza mediocre ed una straordinaria. Quando si tratta di un gioco d’orrore, come quelli ispirati alla narrativa di Lovecraft, è ancora più importante che il giocatore si senta immerso nel mondo creato dagli sviluppatori.

Questo è il caso di un gioco che ha un design curato sia degli ambienti che dei nemici, in grado di generare un senso di tensione costante. L‘atmosfera però non si limita alla parte visiva: un’esperienza di gioco coinvolgente deve essere accompagnata anche da una colonna sonora adeguata. In questo senso, l’adozione della tecnologia Dolby Atmos su PC è un ulteriore segno dell’attenzione ai dettagli da parte degli sviluppatori.

Returnal • Verdetto

Returnal si è infine dimostrato un titolo solido, capace di offrire una sfida si complessa, ma mai ingiusta, anche se a volte un po’ frustrante, ma ciò è dovuto più al genere d’appartenenza che a reali problemi di equilibrio. L’ottimizzazione su PC non è infine delle migliori, per via di requisiti estremamente elevati che potranno scoraggiare i giocatori con macchine meno performanti.

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