Resident Evil 4 Remake: le prime impressioni!
Quando si tratta di Resident Evil, intesa come saga, si parla di storia del videogioco.
I vari titoli Capcom hanno tante luci e tante ombre, e questo remake non fa eccezioni.
Tecnicamente parlando, è un capolavoro. Un titolo visivamente sorprendente, con un gameplay divertente, per quanto le meccaniche e le modalità siano le medesime dei titoli precedenti (Resident Evil 2 e 3). E forse è proprio questa la sua più grande debolezza: non riesce ad avere una sua identità, se preso da solo.
Per quanto RE4 sia temporalmente staccato dai fratelli maggiori, rimane strettamente dipendente da essi, sia per la storia (vengono narrate in early-game le vicende passate), sia per la componente principale di un videogioco: il giocare stesso.
Ci si può trovare in difficoltà quando si è catapultati in una serie di meccaniche di gioco che vengono date troppo per scontate: il loot, il risparmio delle munizioni, la costruzione del materiale e la gestione dello spazio. Tutti processi che chi non ha giocato (o anche solo visto) i titoli precedenti non ha assimilato. Fortunatamente, sono tutte meccaniche intuibili, ma non di certo scontate.
Il titolo rimane intrattenente e Leon, il protagonista, rispolvera il suo umorismo pessimista che fa sempre sorridere, anche grazie ad un adattamento italiano impeccabile.
Tecnicamente eccellente, ha però grandi lacune sul comparto sonoro, che spesso fa confondere il giocatore riguardo la posizione dei nemici nelle vicinanze. A volte, ci si ritrova a vagare per una zona sentendo versi e rumori di nemici provenienti da direzioni dove è presente una parete o una zona cieca. Sicuramente utili per l’immersività nel mondo dei giochi horror, ma non sono tratti apprezzabili se l’effetto ottenuto è confondere e basta.
Nonostante qualche crash di troppo, se non impostate bene le impostazioni grafiche, la versione PC risulta comunque più performante e il Ray Tracing viene utilizzato in maniera consona e furba.
La grande quantità di impostazioni grafiche non risultano dispersive, e anzi aiutano a sfruttare al meglio le potenzialità del proprio setup, agevolando con successo anche il meno esperto dei Gamer con consigli e indicazioni sullo stress della GPU.
Tutto sommato Capcom convince, anche se non in maniera memorabile, con un Remake fedele e nostalgico, sicuramente molto apprezzato dai fan di vecchia data.