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Recensione ELEGOO Neptune 4 Max

La recensione della ELEGOO Neptune 4 Max deve iniziare con una constatazione: il mondo delle stampanti 3D sta progredendo velocemente e quello delle stampanti a filo, nello specifico Elegoo Neptune 4 Max, non è da meno.

Nel corso del tempo l’offerta di queste macchine si è diversificata, andando ad ampliare la possibilità di scelta in base alle dimensioni di stampa, alla materia prima utilizzabile e alle feature disponibili ma, a grandi linee, le stampanti dei vari competitor sono sempre rimaste simili. Questo era ed è dovuto, in parte, alla semplicità di funzionamento di macchine di questo tipo.

L’unica direzione intraprendibile per assicurare un vantaggio rispetto agli altri protagonisti del mercato, oltre agli accessori disponibili, è l’aumento della velocità di stampa e quindi una riduzione del tempo di lavoro, tallone d’achille su questo tipo di macchine, sopratutto su quelle con grandi volumi.

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ELEGOO Neptune 4 Max – Specifiche tecniche

Di seguito vi mostro una tabella completa con tutte le specifiche tecniche della stampante ELEGOO Neptune 4 Max.

Volume di stampa420 (L) x 420 (L) x 480 (H)
Velocità di stampaMax 500mm/s (250mm/s di Default)
Temperatura massima di estrusione300°C
Temperatura massima Hot Bed85°
Piattaforma di stampaPiatto magnetico in PEI
Sensore filamentoIncluso
Livellamento piattoManuale o Automatico a 121 punti
Software di controlloKlipper
Tipo di estrusoreDirect Drive con doppi ingranaggi
Specifiche tecniche ELEGOO Neptune 4 Max

ELEGOO Neptune 4 Max – Unboxing e setup

La Neptune 4 Max arriva in una scatola veramente molto grande e pesante, quindi è una buona idea quella di farvi aiutare a spostarla se siete incerti sul maneggiarla o meno. Appena aperto il pacco l’imponente imballaggio vi rassicurerà sulle sorti del prodotto dato che è stato creato in modo impeccabile.

Una volta cominciato a “spacchettare” il tutto, vi ritroverete le componenti principali della stampante già preassemblate : ELEGOO ha reso veramente semplice e Plug&Play il montaggio da parte dell’utente finale.

Quel che vi salterà subito all’occhio sarà la base, praticamente parte principale della stampante, che, con il suo peso e le sue dimensioni, vi faranno subito intuire di che grandezza di stampa si parla.

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In secondo piano, ma non meno importante, è la presenza dell’asse Z già preassemblato, altissimo e robusto quanto basta. Questo perché, sebbene i profili non siano troppo spessi, sarà tenuto immobile grazie ai tiranti forniti insieme che garantiranno la resistenza necessaria a contrastare vibrazioni e oscillazioni.

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Ovviamente, oltre alle parti pre-assemblate, troveremo il resto delle componenti essenziali di una stampante 3D come il blocco estrusore, il porta bobina e il display.

Come componenti atte a migliorare l’esperienza di stampa troviamo diversi accessori come il sensore di fine filamento e l’immenso blocco ventola, largo quanto l’asse X, utile per raffreddare uniformemente le stampe di grandi dimensioni.

ELEGOO Neptune 4 Max – Descrizione

L’aggettivo MAX per la Neptune 4 di ELEGOO non è lì per niente: la stampante è grande e a dir poco imponente. Con un volume di stampa di ben 420(L) x 420(L) x 480(H) e una struttura solida in alluminio anodizzato, permette di stampare qualsiasi cosa possiate immaginare.

Le caratteristiche dei materiali e le rifiniture sono anch’esse di altissima qualità a partire dalle componenti in plastica che, al tatto, danno un senso di grande robustezza.

La Neptune 4 oltre a vantare ottimi materiali dispone anche di tecnologie all’avanguardia derivate sia dalla ricerca interna sia dal mondo dei modder, a partire dal firmware Klipper che permette di aumentare drasticamente le performance della stampante.

Questo permette di distribuire i carichi di lavoro più efficacemente, evitando colli di bottiglia sul processore principale.

Se fino a qualche anno fa la lettura, la decodifica e l’azionamento dei motori era gestito tutto dalla CPU principale, oggi con Klipper è possibile far svolgere questi compiti da un microchip performante (come un Raspberry) e far azionare i motori da uno o più controller Arduino.

ELEGOO Neptune 4 utilizza una scheda madre basata su tecnologia ARM a 64 bit con una CPU che lavora alla frequenza di 1.5 GHz.

L’impiego del firmware Klipper associato alla scheda madre consente di espanderne le funzionalità, perfezionare e velocizzare le stampe grazie anche allInput Shaping, la calibrazione automatica del PID e la livellazione software del piano .

ELEGOO ha anche pensato a dotare la Neptune 4 di un ottimo piano di adesione. Invece del piatto in vetro borosilicato microforato (considerato il top come piano di adesione fino a qualche anno fa) la Neptune 4 dispone di un imponente piatto con lastra magnetica in PEI (come la sua concorrente diretta Anycubic Kobra 2 Max), un tecnopolimero in grado di far aderire la maggior parte dei materiali plastici in commercio con facilità.

L’ancoraggio magnetico permette la rimozione della lastra che, essendo estremamente flessibile, facilita la rimozione del prodotto a stampa terminata.

Il piatto permette una temperatura del piano fino a 85 gradi, abbastanza per garantire l’adesione della maggior parte dei materiali: da premiare l’isolamento posto sotto al piano che permette un raggiungimento della temperatura più veloce e una dispersione termica inferiore.

L’ancoraggio alle guide Y è garantito da sei viti con relative molle rigide che permettono anche il livellamento del piano: sei molle sono sufficienti per un piatto di queste dimensioni ma, volendo proprio cercare il classico “pelo nell’uovo”, aggiungerne un paio ci avrebbe soddisfatto di più.

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ELEGOO Neptune 4 Max – Feature perfezioniste

Grazie alla sensoristica e ai calcoli avanzati della CPU ARM, ELEGOO Neptune 4 è capace di aumentare sensibilmente la velocità di stampa mantenendo un telaio di tipo classico.

Normalmente, all’aumentare della velocità e delle accelerazioni aumentano anche le vibrazioni, sopratutto quando la stampante effettua cambi repentini di direzione. Questo porta inevitabilmente ad artefatti sulle pareti del pezzo finale e a dimensioni fuori tolleranza del pezzo, costringendo a dover impiegare più tempo nella fase di post-produzione se non a buttare direttamente l’oggetto nel peggior dei casi.

La soluzione più banale sarebbe aumentare la rigidità della struttura utilizzando guide più grandi. Questo però aumenterebbe la richiesta di potenza necessaria a muovere il tutto alla stessa velocità rendendo necessaria l’adozione di motori più grandi con conseguente crescita del prezzo finale. Ne vale la pena? Secondo me no!

Si è quindi optato per una soluzione software che è leggermente meno efficace ma con un costo sensibilmente inferiore. Grazie a degli accelerometri posti sugli assi X e Y (l’asse Z sta praticamente sempre fermo) e alle feature di Klipper che risolve in modo efficace il problema. Durante il setup la stampante farà vibrare gli assi a determinate frequenze (valori espressi in Hz) per far si che i sensori registrino le rispettive frequenze di risonanza così da far creare poi a Klipper una “contro-frequenza” per compensare le vibrazioni.

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Oltre a questa feature, c’è anche il PID Tuning che altro non è che che la calibrazione della potenza delle resistenze dell’estrusore e del piatto. Questa feature è importante per mantenere il più stabile possibile la temperatura anche ad alte velocità di stampa.

Se con il PLA il problema è praticamente inesistente, ma con materiali più tecnici, come il comunissimo ABS, l’estrusore tende a raffreddarsi più velocemente. Anche in questo caso la procedura è automatica e basta selezionare la temperatura a cui effettuare il tuning e avviare.

ELEGOO Neptune 4 Max – Software

Parlando di software il firmware installato sulla ELEGOO Neptune 4 Max è Klipper che, grazie alle sue feature, permette velocità fino a 500mm/s e accelerazioni fino a 8000mm/s2, un vero record per una stampante di questo tipo.

L’interfaccia grafica creata da ELEGOO is adatta perfettamente allo schermo touchscreen da 4,3″ LCD che può essere rimosso dalla propria sede magnetica rimanendo però connesso alla stampante con il cavo RJ11 in dotazione.

Sebbene Klipper base sia notevolmente diverso, questa versione modificata non ci fa mancare niente: i parametri modificabili sono veramente molti e bastano per avere degli ottimi risultati.

Il software di slicing fornito da Elegoo è una versione modificata 4.8.0 di Cura, programma gratuito molto conosciuto creato da Ultimaker (anch’essa produttrice di stampanti 3D). L’installazione è banale come qualsiasi altro programma ed è presente sia per Windows che per MacOS.

Nel software troverete pre-caricati i profili di tutte le stampanti ELEGOO, così da non doverli creare manualmente. Le uniche impostazioni che ti consiglio di inserire sono quelle relative al filo che userai, questo perché i profili pre-impostati per i materiali sono generici e ogni produttore solitamente ha impostazioni più specifiche.

ELEGOO Neptune 4 Max – Testiamola

Come test per la ELEGOO Neptune 4 Max abbiamo scelto di stampare il casco del Doom Slayer, per la precisione quello indossato nel gioco del 2016.

I parametri utilizzati sono quelli standard del profilo “Fine Quality” che ha come altezza dei layer 0.2mm, un riempimento del 15% (inutile nel nostro caso dato che è molto fine e verrà quindi stampato pieno) e una velocità che varia dai 75mm/s dei perimetri esterni a 150mm/s per il riempimento interno.

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Come puoi ben vedere dall’immagine, una stampa così si può sicuramente definire di dimensioni importanti: quasi una bobina da 1 kg utilizzata e poco meno di due giorni di stampa continua fanno di questo elmo un ottimo stress test.

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Inanzitutto c’è da dire che la rumorosità della stampante non è fastidiosa ed è riducibile con la modalità silenziosa, caratteristica importante se il luogo dove la terrai avrà il vicinato e stamperai anche di notte.

La stampante ci ha messo 45 ore per completare il lavoro non discostandosi di molto dal tempo preventivato dallo slicer, senza mai avere un problema ne un rallentamento.

Non confonderti con i residui dei supporti di stampa non rimossi ma la foto è stata prodotta così per mostrarti il risultato più veritiero possibile; la qualità di stampa è sbalorditiva e va a confermare la bontà del software creato e la robustezza della parte meccanica.

ELEGOO Neptune 4 Max – Conclusioni

Con una vasta gamma di utility ELEGOO è riuscita a creare un prodotto che è praticamente plug&play dalla configurazione fino al perfezionamento del più piccolo particolare, rendendo di fatto stampe di grandi dimensioni con qualità elevata alla portata di tutti, anche dal punto di vista economico.

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Se sei quindi alla ricerca di una stampante che possa farti stampare prototipi, ricambi o componenti per cosplay questa è sicuramente la scelta giusta perché ti permetterà di risparmiare tempo e avere risultati di altissima qualità, permettendoti di sprecare meno tempo nelle fasi di post-produzione, come la carteggiatura e la stuccatura.

Se invece hai intenzione di stampare miniature e modellini, potrebbe essere sempre una scelta buona a patto però che tu non scenda troppo con le dimensioni: anche diminuendo il diametro del foro del nozzle (componente che estrude il materiale) non riusciresti mai a raggiungere la qualità delle stampanti a resina perché perderesti molti dettagli importanti.

In conclusione, questa stampante è molto versatile e si rivela un best-buy su tutti i fronti: dal programma di slicing personalizzato al piatto PEI di area molto grande, questa stampante è riuscita a contraddistinguersi dalle altre aziende sopratutto per il suo rapporto qualità/prezzo che la mette ai vertici delle migliori stampanti non professionali.

La Neptune 4 Max è acquistabile presso lo shop ufficiale di ELEGOO.

Alessandro Pallassini

Programmatore CNC e progettista di professione, nel tempo libero porta avanti le sue passioni che ha fin dall'adolescenza ovvero PC, Motori e Fai da te.

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