Guida all'acquisto delle migliori stampanti 3D
Da almeno una decina di anni si è diffusa largamente la stampa 3D, metodologia di produzione di particolari in tre dimensioni che ha permesso a chiunque, con budget accessibili, di creare i propri oggetti partendo da disegni realizzati al PC o scaricabili dal web.
Ma quali sono le migliori stampanti 3D presenti sul mercato?
Indice dei contenuti
Migliori stampanti a filo (FDM)
In questa sezione andiamo a scoprire insieme esclusivamente i modelli che rientrano tra la categoria delle stampanti 3D a filo (FDM) passando al vaglio le marche più blasonate e chiacchierate del settore!
Sunlu T3
La Sunlu T3 è una stampante molto sviluppata sul lato dell’elettronica, cosa che ti permetterà di risparmiare molto tempo. Infatti possiede funzioni come il livellamento automatico che permetterà di avere una compensazione software dei dislivelli del piano di stampa per avere un’accuratezza geometrica più affidabile possibile.
Degno di nota anche il sensore “clog” che rileva eventuali ostruzioni ed intasamenti dell’estrusore, così da mettere in pausa la stampa e salvare il lavoro grazie anche alla funzione di ripristino della stampa.
E’ presente un piatto magnetico che faciliterà sia l’adesione della stampa che la separazione del pezzo da quest’ultimo. Grazie alla scheda madre a 32 bit e alla robustezza del telaio permette di stampare fino a 250 mm/s con soli 45dB massimi di rumore.
Ti consigliamo di leggere anche la nostra recensione della Sunlu T3 per avere un quadro ancora più completo di questa ottima stampante.
Volume di stampa | 220 x 220 x 250 |
Velocità di stampa massima | 250 mm/s |
Temperatura massima Estrusore | 260 °C |
Temperatura massima Hotbed | 100 °C |
Dimensioni | 400 x 400 x 470 |
Creality Ender 3
Essendo la più classica delle stampanti 3D a filo e ormai presente sul mercato da anni, la Ender 3 si è fatta un posto nel cuore di tutti gli appassionati per la sua semplicità di utilizzo, la sua robustezza e la sua qualità costruttiva.
Ottima stampante anche per i neofiti, arriva boxata in due parti pre-assemblate.
Stampa i più comuni materiali come PLA, ABS e PETG. Con velocità di stampa medio-alte su un piatto di dimensioni standard, assicura setting up rapidi con possibilità di lettura dei programmi via SD.
Per il prezzo che si aggira sempre attorno ai 200 euro, è assolutamente un best-buy.
Volume di stampa | 220 x 220 x 250 |
Velocità di stampa massima | 200 mm/s |
Temperatura massima Estrusore | 255 °C |
Temperatura massima Hotbed | 110 °C |
Dimensioni | 440 x 410 x 465 |
Geeetech Mizar Pro
Con un’elettronica all’avanguardia, la Geeetech Mizar Pro possiede interessanti caratteristiche come il sistema di livellamento automatico senza tastatore, il sensore filamento per mandare in pausa la stampante nel caso in cui sia finita la bobina e gli stepper driver TMC2208 che garantiscono maggior qualità delle stampe e minor rumore prodotto.
La piattaforma di stampa è una lamina flessibile prodotta da Geeetech (più o meno una piastra in PEI, in italiano Polieterimmide) che ti permetterà di staccare le tue stampe senza compromettere nel tempo l’elasticità del piano. Utile anche lo schermo touchscreen da 3,5 pollici.
Volume di stampa | 220 x 220 x 260 |
Velocità di stampa massima | 150 mm/s |
Temperatura massima Estrusore | 250 °C |
Temperatura massima Hotbed | 110 °C |
Dimensioni | 462 x 515 x 445 |
Anycubic Kobra NEO
Semplice ed intuitiva, la Kobra NEO integra soluzioni per farti risparmiare tempo sia nel pre-stampa che nel post-stampa.
Infatti con il sistema di auto-livellamento LeviQ avrai sempre un piano di stampa calibrato con l’autocorrezione delle irregolarità; il piano magnetico in acciaio PEI elastico ti permetterà infine di staccare le stampe senza problemi.
Veloce e precisa, questa Anycubic può stampare PLA, ABS, PETG e TPU.
Volume di stampa | 220 x 220 x 250 |
Velocità di stampa massima | 100 mm/s |
Temperatura massima Estrusore | 260 °C |
Temperatura massima Hotbed | 110 °C |
Dimensioni | 445 x 443 x 490 |
Flashforge Adventurer 3C
Stampante indicata per neofiti della stampa 3D o per chi desidera un prodotto Plug&Play, la Adventurer 3C permette stampe veloci e di qualità. Dotata di connessione Wireless, permette di trasferire i file di stampa senza cavo o di scaricarli direttamente da cloud.
Dotata di piano magnetico elastico e di livellamento automatico ti permetterà un setting up veloce e senza problemi.
La manutenzione dell’estrusore sarà facile inoltre grazie al sistema di smontaggio rapido, peculiarità che permette anche di montare in tutta semplicità ugelli speciali per raggiungere temperature fino a 265°C. Completa il tutto la camera chiusa che può fare la differenza nel caso in cui vogliate stampare ABS.
Volume di stampa | 150 x 150 x 150 |
Velocità di stampa massima | 100 mm/s |
Temperatura massima Estrusore | 240 °C (265°C Bear Kit) |
Temperatura massima Hotbed | 100 °C |
Dimensioni | 388 x 340 x 405 |
Migliori stampanti a resina (SLA)
Vediamo adesso le migliori stampanti a resina presenti in commercio basandoci prevalentemente sul rapporto qualità/prezzo, sull’esperienza d’uso ed altri aspetti pratici!
Elegoo Mars 3 Pro
Con il suo prezzo competitivo e la sua alta qualità costruttiva, la Mars 3 Pro è un’ottima stampante di piccole dimensioni che assicura una velocità di stampa fino a 50mm/ora e precisioni nell’ordine dei 35 micron.
Con un design moderno ed accattivante, la stampante è realizzata in alluminio e policarbonato. Arriva con in dotazione un ottimo filtro ai carboni attivi esterno, utile per purificare l’aria in uscita ed eliminare odori sgradevoli.
Per più informazioni su questa ottima stampante puoi leggere la nostra recensione della Elegoo Mars 3 Pro.
Volume di stampa | 143 x 89,6 x 175 mm |
Velocità di stampa | 30 – 50 mm/ora |
Risoluzione | 4K+(4.096 x 2.560 pixel) |
Dimensione schermo | LCD 6.6” monocromatico |
Dimensioni | 22,7 x 22,7 x 43,8 cm |
Anycubic Photon Mono 2
Questa stampante entry-level di Anycubic permette a chiunque, sopratutto i neofiti, di entrare nel mondo della stampa 3D a resina. Semplice sia nel settaggio generale che nell’utilizzo, la Photon Mono 2 permette di realizzare modelli dettagliatissimi in modo veloce grazie alla risoluzione 4K ed alla sorgente luminosa di tipo parallelo LightTurbo Matrix.
Ottima anche la dotazione meccanica come il piatto inciso a laser per aumentare l’aderenza del pezzo stampato oppure il doppio asse lineare per avere più stabilità possibile. Se sei interessato a questa stampante e ne vuoi sapere di più, puoi dare uno sguardo alla nostra recensione: Anycubic Photon Mono 2 – Recensione della Stampante 3D.
Volume di stampa | 143 x 89 x 165 mm |
Velocità di stampa | 50 mm/ora |
Risoluzione | 4096 x 2560 (4K) |
Dimensione schermo | LCD 6.6” monocromatico |
Dimensioni | 23 x 23,5 x 39 cm |
Anycubic Photon Mono X2
La Photon Mono X2 riesce a stampare oggetti di medie dimensioni con una grande quantità di dettagli definiti grazie al suo schermo LCD monocromatico da 9,1″.
Grazie alla sua sorgente UV con matrice Anycubic LighTurbo ed un piatto stabile garantito da due guide a rotaia, questa stampante è capace di spingersi fino ad una velocità di 60mm/ora garantendo adesione, qualità e velocità.
Se sei interessato a questa ottima stampante, ti consigliamo di leggere anche la nostra recensione della Photon Mono X2.
Volume di stampa | 196 x 122 x 200 mm |
Velocità di stampa | 60 mm/ora |
Risoluzione | 4K+(4.096 x 2.560 pixel) |
Dimensione schermo | LCD 9.1” monocromatico |
Dimensioni | 29 x 26 x 41,7 cm |
Phrozen Sonic Mighty 8K
Con una risoluzione XY di 28 micron ed uno schermo di ben 10 pollici la Sonic Mighty 8K permette di avere una grande area di stampa ed al tempo stesso una qualità ed un livello di dettaglio senza rivali.
Dotata di connettività Wireless permette comunque anche di essere connessa in rete via Ethernet oppure di essere utilizzata con la solita porta USB.
Una doppia guida a rotaia, un piatto inciso a laser ed un’ottima sorgente UV permettono a questa stampante di raggiungere la velocità di ben 70mm/ora.
Volume di stampa | 218 x 123 x 235 |
Velocità di stampa | 70 mm/ora |
Risoluzione | 8K (7680 x 4320 pixel) |
Dimensione schermo | LCD 10″ monocromatico |
Dimensioni | 33.7 x 33.7 x 51.6 cm |
Come nasce la stampa 3D?
Non è un fatto celato che le stampanti 3D a portata di budget siano presenti sul mercato soltanto da pochi anni. La loro rapida ascesa sul mercato è dovuta dal fatto che i brevetti sulle metodologie di stampa a resina (SLA) e a filo (FDM) , originariamente creati nel 1986 e nel 1989, sono arrivati alla loro scadenza trentennale.
Il cambio è stato radicale: da tecnologia utilizzata soltanto da aziende ad alto contenuto tecnologico oppure dai Makers, sono state introdotte sul mercato macchine poco costose e funzionali.
In un decennio, la spietata concorrenza ha fatto si che la ricerca tecnologica abbia fatto passi da gigante, portando funzioni e specifiche all’avanguardia anche sul tavolo dei piccoli hobbisti casalinghi.
Differenze tra stampanti FDM ed a resina
La stampa 3D è una metodologia di produzione additiva. Rispetto ai più storici e comuni metodi di produzione, come la fresatura e la tornitura eseguita da macchine che lavorano per sottrazione di materiale partendo da un blocco grezzo, la stampa 3D aggiunge materiale strato dopo strato (da qui il termine Additive Manufacturing) permettendo di aumentare la complessità degli oggetti prodotti, di risparmiare materiale e, a volte, anche di risparmiare tempo (almeno in ambiente di prototipazione).
Esistono molti tipi di stampa 3D ma in questa guida parleremo delle metodologie più “hobbistiche” ovvero la FDM (che sta per Fused Deposition Modeling)e delle stampanti a resina.
Stampanti FDM
Le stampanti FDM o più comunemente chiamate “a filamento” sono quelle più semplici ed economiche sul mercato.
Il loro principio di funzionamento è semplice: un filo termoplastico viene spinto attraverso un ugello caldo così da venir fuso e depositato.
Sarà compito dell’elettronica dirigere i motori per far sì che l’ugello depositi il materiale seguendo determinati percorsi dettati dal programma costruendo così l’oggetto desiderato.
Questa sua semplicità funzionale fa si che la struttura di queste macchine sia basata su motori di piccole dimensioni, componentistica non troppo complessa ed elettronica non troppo avanzata. Infatti quest’ultima è basata solitamente su schede Arduino che sono mainboard ormai molto comuni negli ambienti di sviluppo e di prototipazione.
Proprio per questa sua economicità e semplicità gli utenti si cimentano in modifiche e miglioramenti che successivamente ispirano le aziende stesse, creando un loop di progresso e conseguente calo dei prezzi.
Stampanti a resina
Le stampanti a resina, invece, producono oggetti partendo da resine semi-liquide polimerizzate con sorgenti di luce, differenti in base al tipo di tecnologia utilizzata. Il funzionamento meccanico della stampante è molto semplice rispetto alle stampanti FDM.
Infatti, il pezzo viene stampato sottosopra su un piatto immerso in una vasca che si alza di tanto quanto impostato nello slicer: questo fa sì che ci sia un solo motore per alzare e abbassare l’asse Z.
Il livello di dettaglio, più nello specifico, viene decretato dallo schermo: maggiore è la risoluzione in pixel (a parità di grandezza dello schermo) e maggiore saranno i dettagli che si potranno replicare, proprio come un monitor di un PC e la qualità grafica godibile.
Se lo schermo “produce” l’immagine da usare per il layer (ovvero la “fetta” dell’oggetto da stampare), la luce che polimerizza effettivamente la resina proviene da tipi di sorgenti differenti anche se solitamente, emettono luce UV a una larghezza d’onda di 405 nm.
La famiglia di stampanti più comune è quella che utilizza uno schermo LCD monocromatico con sorgente UV ma è possibile trovare anche stampanti SLA che utilizzano una fonte laser UV.
Le stampanti a resina vengono solitamente utilizzate per modellistica grazie al livello di dettaglio impareggiabile da una FDM e, grazie al continuo progresso nello studio delle resine, siamo passati dalla possibilità di stampare solo oggetti estetici al poter stampare anche oggetti funzionali.
Conclusioni
A conclusione di quest’articolo, dopo la spiegazione e l’illustrazione delle migliori stampanti in commercio, ti consiglio di scegliere inizialmente la stampante in base alla tecnologia desiderata che in linea di massima deve combaciare con quello che desideri fare: per modellistica e in genere oggetti con un altissimo livello di dettaglio, le stampanti a resina sono quelle più indicate; di contro c’è l’alto costo delle resine, in particolare quelle tecniche.
Queste cercano di avere ottime proprietà meccaniche replicando così i vantaggi delle stampanti FDM: si parla di 30-50€ al litro per resine normali (un litro comunque vi basterà per produrre molti oggetti) fino ad arrivare a più di 150€ al litro per quelle tecniche.
Inoltre, le stampanti a resina hanno piccoli volumi di stampa, ma la situazione sta rapidamente migliorando.
Se tuo target invece è la stampa funzionale o di medie-grandi dimensioni (modellistica o meno) la FDM è più indicata : ovviamente è ottima anche per i dettagli, ma se si va troppo nel piccolo sicuramente ci sarà da fare più post-produzione rispetto a una a resina. Oltre a questo, 1 kg di filamento in PLA normalmente va dai 20 ai 40 euro, abbassando ulteriormente i costi di utilizzo.
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