Creative Aurvana Ace 2 • Recensione cuffie TWS

Ti do il benvenuto in una nuova recensione su Miglioripc.it! Oggi andremo ad analizzare le Creative Aurvana Ace 2, cuffie TWS (acronimo che sta per True WirelesS) in-ear pensate appositamente per il mercato audiofilo.
Sin dalla confezione e soprattutto dal prezzo, infatti, questi auricolari dimostrano di voler puntare molto in alto, quasi al pari delle Airpods Pro 2 con le quali farò un confronto diretto.
Riuscirà Creative a strappare una fetta di mercato agli entusiasti della Mela, rivolgendosi soprattutto ai possessori di telefoni Android? E come si porranno le Aurvana Ace 2 nella classifica delle migliori cuffie? Scopriamolo insieme!
Indice dei contenuti
Creative Aurvana Ace 2 • Sfida a Sony, Samsung ed Apple

Come ho scritto nell’introduzione, le Aurvana Ace 2 sembrano pensate per sfidare alcune delle cuffie in-ear più famose della categoria: giusto per citarne un paio, parliamo delle Samsung Galaxy Buds2 Pro o delle Sony Linkbuds S.
Rispetto alle Aurvana Ace “normali”, la differenza sta nelle feature più interessanti appunto per chi ha il pallino dell’audio, comandate dal controller Snapdragon Qualcomm APTX Lossless che consente la cancellazione del rumore adattiva gestita da un micro-processore.
Il controller permette inoltre uno streaming praticamente perfetto da servizi come Tidal o Spotify, in particolare in alta qualità, che piacerà a chi è appunto appassionato di musica.
Contenuto della confezione

La confezione è costituita da una scatola di cartone che contiene le cuffie, la loro docking station, un cavo USB Type-C per la ricarica e quattro set di eartips per trovare la configurazione più adatta alle tue orecchie.
Il manuale di istruzioni, abbastanza completo, spiega come utilizzare le cuffie con i comandi posti sullo stelo, che consentono di rispondere alle telefonate, cambiare canzone, abbassare o alzare il volume e decidere la modalità di ascolto.

Specifiche tecniche

Fiore all’occhiello di queste in-ear sono i driver xMems, una nuova tipologia di membrana in silicone rigido sviluppato dall’azienda MEMS di Santa Clara, in California, che si sommano al driver secondario dinamico da 10mm di Creative.
Questa tecnologia consente un’estensione dei bassi più profonda e un maggior dettaglio degli strumenti, come vedremo in fase di analisi del suono.
Ho già avuto modo di decantare le lodi del controller Snapdragon APTX Lossless, che gestisce ben sei microfoni per la cancellazione del rumore attiva e adattiva. Oltre a questo, le cuffie supportano i più recenti codec wireless e sono compatibili con lo standard Bluetooth 5.3 e con Bluetooth LE, la modalità che permette (se il nostro dispositivo di streaming è compatibile) maggiore durata della batteria e minore latenza.
Su carta, la batteria dura fino a 24 ore con ANC e modalità ambiente disattivate, mentre con queste modalità dura fino a 16 ore. Non ho sinceramente provato a vedere se questi dati sono veritieri, anche perché è molto più comodo riporre le cuffie nella loro docking station e lasciarle a caricare autonomamente.
Ho notato che quest’ultima si scarica abbastanza velocemente, ma che è altrettanto veloce a ricaricare le cuffie.
Da segnalare infine la resistenza all’umidità e al sudore data per IPX5, che renderebbe le Aurvana Ace 2 ideali anche per chi fa sport.
Risposta in frequenza | 5 – 40,000 Hz |
Codec Audio | aptX™, AAC, SBC, LC3, AptX™ Adaptive, AptX™ Lossless |
Durata batteria | 16 ore con ANC/Ambiente, 24 ore senza ANC/Ambiente |
Peso | Auricolari 2×4,7g – Custodia 37,2g |
Compatibilità | iOs, Android, PC, Mac |
Design, materiali e comodità

Le Aurvana Ace 2 mi hanno sin da subito sorpreso per il loro design che ha un gusto prettamente orientale, utilizzando come colori portanti il nero e l’oro, da sempre sinonimo di lusso.
La cosa che, tuttavia, non mi ha fatto impazzire, è la plastica di cui sono fatte, non particolarmente entusiasmante e tendente sia a graffiarsi che a riempirsi di ditate. Mal comune, mezzo gaudio, visto che è un dettaglio tipico di molte cuffie di questa fascia di prezzo.
Una volta presa la mano coi comandi, invece, gestire le cuffie diventa molto semplice ed intuitivo: con due tocchi della parte superiore dello stelo si riescono a fare molte delle azioni di cui ho parlato prima, oltre ad attivare l’assistente vocale di Google o Siri.
Avevo già avuto modo di sperimentare la comodità delle TWS Creative, in quanto felice possessore delle Creative Zen Air, che rispetto ad altri auricolari del genere hanno degli eartips proprietari di forma ovale.
Se, da una parte, questo rende le cuffie molto più comode, dall’altra restringe il campo per chi vuole sperimentare l’uso di altri padiglioni in gomma per vedere come cambia il suono o come può migliorare il comfort. Personalmente, mi sono trovato molto più a mio agio nell’indossare le cuffie utilizzando i tips di taglia media delle Zen Air, fortunatamente compatibili.
Qualità del suono

Veniamo ora al cuore di questa recensione, visto che un paio di auricolari del genere sono pensati specificatamente per la musica: come suonano le Creative Aurvana Ace 2? Non avendo a disposizione strumenti professionali per fare delle misurazioni, posso giudicare il suono sulla base della mia esperienza d’ascolto sulle varie cuffie hi-fi che ho provato negli anni.
Per testarle ho utilizzato una playlist generica che puoi ascoltare su Tidal cliccando qui, che copriva diversi generi musicali: dal progressive rock all’hip hop, passando per l’R&B e per il pop. Inoltre, non ho utilizzato alcun tipo di equalizzazione e nemmeno la modalità ANC, per rendermi conto di come suonano senza l’utilizzo di alcun filtro.
L’ascolto della playlist è stato ripetuto sia sul mio Samsung Galaxy A52s che sulla mia scheda madre MSI X570 Tomahawk Wifi. Purtroppo, in entrambi i casi, non ho potuto utilizzare il Bluetooth LE in quanto non supportato.
Due cose mi hanno colpito non appena ho premuto play: l’estensione dei bassi e la qualità della separazione degli strumenti. Il livello di dettaglio che le Aurvana Ace 2 hanno su determinati suoni come cimbali e chitarre acustiche è impressionante.
Queste cuffie danno il meglio di loro sicuramente su generi come R&B, hard rock e hip-hop: la voce brillante e cristallina di Celeste con la sua Stop This Flame arriva direttamente in fronte all’ascoltare, così come il pianoforte che la accompagna, mentre le chitarre graffianti dei Judas Priest in Panic Attack non sono per nulla impastate lasciano apprezzare all’ascoltatore sia la loro distorsione che la voce acuta di Rob Halford, ma senza esagerare né stufare.
Un grande classico dell’hip-hop come New York State Of Mind di NAS è un piacere da ascoltare con queste cuffie, grazie ai bassi caldi che ci avvolgono e la voce del rapper ben in primo piano e di fronte a noi, leggermente spostata su tonalità più scure.
Anche l’ampiezza della scena sonora è resa egregiamente dalle cuffie, specialmente nei pezzi dei generi di cui sopra, anche se le ho trovate un po’ in difficoltà nel rendere la profondità di pezzi orchestrali come American Venom, dalla colonna sonora di Red Dead Redemption 2 o Slave Knight Gael da quella di Dark Souls III.
Per quanto riguarda i miei gusti personali, pur non avendo provato moltissimi auricolari TWS, ritengo le Aurvana Ace 2 un paio di auricolari sonoramente eccellenti se non si sta cercando un suono neutro: fatto salvo appunto per i pezzi orchestrali, qualsiasi musica di tipo un po’ più “mainstream” è resa in maniera molto dettagliata, precisa e avvolgente, soprattutto grazie all’estensione nella fascia bassa.
Software ed effetti
Come già visto nella recensione delle Creative Zen Hybrid Pro Classic, sui vari store è disponibile l’app Creative che consente di gestire al meglio le cuffie da Android ed iOs e di controllarne il livello di batteria.
L’app ha al suo interno un set di equalizzazioni già predefinite, la possibilità di modificare i comandi degli steli, aggiornarne il firmware e attivare la modalità ultra low latency per quando si sta giocando o si stanno guardando dei video da smartphone.


Devo dire che ho un po’ storto il naso vedendo che da Windows non è possibile utilizzare l’app Creative senza aver acquistato a parte un adattatore come il Creative BT-W3X, rendendo quindi l’utilizzo degli auricolari leggermente limitato su PC.



Venendo agli effetti, la cancellazione adattiva del rumore e la modalità ambientale sono abbastanza buone, ma ancora un po’ grezze. In particolare, in modalità ANC non si ha nessun problema restando fermi, magari sull’autobus o in treno, anche se su suoni più pronunciati come voci o rumori più forti della media le Aurvana Ace 2 faticano a tenere l’ascoltatore completamente isolato.
Non male, ma migliorabile, anche l’audio ambientale che caratterizza meglio ciò che ci accade intorno, anche se ogni tanto entra nei microfoni l’aria che si smuove naturalmente camminando, causano un fastidioso, seppur leggero, fischio.
Creative Aurvana Ace 2 vs. Apple Airpods Pro 2
Avendo la fortuna di avere a disposizione un paio di Apple Airpods Pro 2 era naturale provare a fare un confronto fra la flagship di Apple e le Aurvana Ace 2.
Diciamolo chiaramente: dal punto di vista delle funzionalità, le Airpods sono ancora avanti anni luce rispetto a molti prodotti della concorrenza.
L’ANC sulle Airpods è molto più avanzato rispetto alle Creative, così come la modalità che mette in risalto i suoni ambientali. Anche se è dato per scontato, dato che stiamo comunque parlando di cuffie che costano cento euro in più rispetto alle Aurvana Ace 2, è pur sempre necessario ribadire che le Airpods hanno molte più funzionalità.
La vera differenza sta nel suono: le Airpods 2 sono più spostate su una sonorità neutra, che farà sicuramente piacere a chi preferisce un suono meno scuro e più trasparente, ma sono anche meno dettagliate rispetto alle Aurvana Ace 2.
Ad esempio, ho preferito molto di più l’ascolto di hip-hop ed hard rock sulle Creative che non sulle Airpods, mentre su R&B e pop entrambi i set hanno incontrato i miei gusti: Come With Me Now dei Kongos è un ponte ideale fra le due sound signature.
La flagship di Apple eccelle invece molto più di Creative sulla resa delle orchestrazioni, dove l’audio cristallino gioca un ruolo fondamentale. Il tema di Sephiroth, la mitica One Winged Angel, dà il meglio di sé proprio sugli auricolari della mela di Cupertino.
Si tratta quindi, come in moltissimi casi di prodotti pensati per l’audio, di scegliere l’auricolare che va più incontro ai tuoi gusti.
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Creative Aurvana Ace 2 • Prezzo e conclusioni

Pur non essendo un grande fan degli auricolari True Wireless, devo dire che le Aurvana Ace 2 mi hanno stupito per la loro qualità sonora, davvero caratteristica.
Il mercato dell’audio di qualità si sta sempre più spostando verso le cuffie in-ear, e sono contento di vedere che anche una azienda storica come Creative se ne stia rendendo conto.
Ad un prezzo di 179,99€, ma con un coupon del -20% su Amazon che consente di portarsele a casa a 144 euro, le Aurvana Ace 2 risultano una valida scelta per chi è amante delle sonorità basse e vuole il maggior livello di dettaglio possibile.
Sicuramente Samsung e Sony hanno dalla loro una maggiore propensione al mercato di chi fa sport e di chi vuole una cancellazione del rumore perfetta, ma le Aurvana Ace 2 si difendono a dovere e possono essere definite a tutti gli effetti un ottimo paio di cuffie TWS di livello audiofilo.
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