Migliori giochi Roguelike del 2023 • Cosa sono? Quali giocare?
Gli appassionati delle sfide hanno trovato, negli ultimi anni, molto pane per i loro denti grazie a quella che sembrava essere una tendenza perduta recentemente riportata in auge.
Oltre alla celebre serie “Souls” e affini, c’è un genere che fa della difficoltà il suo perno centrale, andando a recuperare le caratteristiche dei videogiochi storici che hanno segnato le epoche passate: i Roguelike.
La definizione trova origine in un titolo rilasciato nel 1980 per i primi pc, interamente costruito con grafica ASCII in modo da poter essere giocato sulle prime macchine, e dal nome significativo “Rogue”. Lo stesso termine Roguelike significa appunto “come Rogue”. Molti di questi giochi sono un sottogenere dei più classici e conosciuti RPG, ovvero giochi di ruolo.
Il collegamento con i giochi del passato risiede tuttavia in una particolare scelta di game design, vero e proprio nucleo del genere: se si fa game over, si perde tutto e bisogna ricominciare da capo.
Indice dei contenuti
Cos’è un gioco Roguelike? Cosa lo definisce?

Divinità, mostri, ambientazioni fantastiche o fantascientifiche e personaggi eccentrici definiscono un trend non per tutti
Ambientazione sovente 2D, personaggi accattivanti e una serie di stanze o piani che portano il player a dover sviluppare i propri riflessi e abilità meccaniche sono la ricetta che definisce questo genere che ha saputo mettere alla prova anche i giocatori più navigati.
La generazione delle stanze è procedurale e vari elementi (nemici inclusi) si mescolano in maniera randomica dando vita ad un ventaglio di combinazioni sempre diverse, ogni ambientazione sembrerà simile alle precedenti ma, allo stesso tempo, diversa nel modo in cui vuole essere affrontata.
Ma le caratteristiche del genere non finiscono qui.
Oltre a quelle già citate occorre precisare che i Roguelike si concentrano soprattutto sul combattimento in aree limitate, sull’accumulo di risorse che non possono essere spese a cuor leggero e di cui non vengono rivelati gli effetti nel dettaglio (si veda per esempio “The binding of Isaac”) e sull’esplorazione approfondita delle ambientazioni.
Nel corso di questo articolo tratteremo i titoli che non solo hanno reso celebre il genere ma che ne hanno valorizzato le caratteristiche sfornando esperienze diventate iconiche ed irrinunciabili per chiunque voglia immergersi in questo mondo.
Guida ai migliori giochi Roguelike • Quali giocare?
Non ci resta quindi che scoprire insieme quali sono i migliori giochi roguelike da giocare su pc e console.
In questa guida all’acquisto dei videogiochi roguelike troveremo anche delle esclusive che possano essere proprietarie di Playstation, Xbox o Nintendo. La maggior parte dei giochi sarà invece multi-piattaforma.
Scopriamo insieme quale gioco roguelike scegliere per divertirsi durante l’anno corrente!
The Binding of Isaac

Impossibile parlare di Roguelike senza dare il giusto spazio a The Binding of Isaac. Sviluppato da Edmund McMillen e Florian Himsl nel 2011, il gioco narra le vicende del piccolo Isaac, un bambino cresciuto senza il padre e con una madre fanatica religiosa. La sua vita procede normalmente fino a quando, un giorno, la madre riceve un messaggio da Dio, o così lei crede, che le chiede di sacrificare il figlio per dimostrare la sua fede.
Terrorizzato, Isaac scappa attraverso una botola in camera sua e si ritrova così in un mondo sotterraneo dominato da incubi e da mostri, tutti di ispirazione biblica. La nostra arma migliore saranno le lacrime che lo stesso Isaac può sparare per cercare di sopravvivere in un universo ostile. I bonus e i malus che si possono trovare nelle varie stanze sono moltissimi e le possibilità di build pressoché infinite.
Isaac può essere giocato su Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox, PlayStation 5 e PC.
Hades

Rilasciato nella sua versione 1.0 a settembre 2020, dopo due early access del 2017 e 2019, Hades ha subito conquistato i giocatori di tutto il mondo, aggiudicandosi il premio come miglior gioco indie dello stesso anno. Il gioco sviluppato da Supergiant ci porta nella mitologia greca nei i panni di Zagreus, figlio del dio dell’oltretomba Ade, il cui obiettivo è quello di fuggire dall’aldilà.
Sua principale caratteristiche è quella di avere uno stile “Hack and Slash” (alla Devil May Cry) con possibilità di alternare agevolmente il combattimento corpo a corpo a quello basato su attacchi a lungo raggio. Nel corso dell’avventura il player potrà incontrare le celebri divinità dell’olimpo, ognuna rappresentata in stile fumettistico, che forniranno diversi potenziamenti al protagonista basati sulle loro caratteristiche: dai fulmini di Zeus, alla velocità del messaggero Hermes.
Il capolavoro di Supergiant può essere giocato su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox, PC e Nintendo Switch.
Neon Abyss

Forse meno celebre dei precedenti, Neon Abyss ha dalla sua un’impostazione nettamente differente che fa dell’ironia la sua forza. Il punto di partenza del gioco sviluppato da Veewo Games è infatti una discoteca, sotto la quale esiste un mondo colorato e pericoloso, dominato da quelli che sono gli dei dell’età contemporanea.
Il player si ritroverà infatti a dover affrontare boss come “Tik – il dio dei video mobile”, un cervello fluttuante con degli smartphone al posto degli occhi, oppure la “Mc Family” formata da tre teste di pagliaccio di cui non c’è bisogno di citare l’origine.
Basato per la maggior parte sul combattimento a distanza con armi da fuoco, Neon Abyss è sicuramente più accessibile rispetto ad altri titoli ed il suo principale obiettivo è il divertimento, il che lo rende un ottimo entry level per tutti quei giocatori alle prime armi.
Neon Abyss è disponibile per Nintendo Switch, PlayStation, Xbox e PC.
Returnal

Returnal segna in grande stile l’ingresso di Sony e PS5 nel mondo Roguelike con un’avventura che, stilisticamente, si distingue dalle altre. Comparto sonoro e grafica mozzafiato fanno da contorno alle vicende di Selene Vassos, un’astronauta che atterra sul pianeta Atropos in cerca di un misterioso segnale, restando intrappolata in un loop temporale.
Attraverso le diverse iterazioni di questo incubo, il giocatore potrà approfondire la psiche della protagonista mentre attraversa stanze che, di volta in volta, assumono le caratteristiche di diversi biomi. Proseguendo nel gioco Selene si imbatterà in una riproduzione della casa in cui ha trascorso la sua infanzia e i ricordi della sua vita verranno gettati in un’atmosfera da horror psicologico.
Per sapere di più sull’opera sviluppata da Housemarque, ti invitiamo a leggere la nostra recensione di Returnal.
Darkest Dungeon II

Red Hook Studios ci trasporta in un’atmosfera gotica in cui controlleremo un gruppo di criminali in cerca di redenzione, l’obiettivo sarà esplorare una montagna misteriosa. Per tutti gli appassionati di GDR questo prodotto si presenta come fortemente attrattivo, vista la possibilità di comporre un vero e proprio party scegliendo le classi.
Ovviamente, anche in questo caso la difficoltà resta un tratto imprescindibile: la morte di ogni personaggio, all’interno di una run, è irreversibile. Inoltre, i combattimenti contro gli avversari si basano su un sistema a turni.
Sequel di Darkest Dungeon, il gioco è disponibile sullo store di Epic Games.
Dead Cells

Ispirato fortemente al leggendario Castlevania, Dead Cells è un platform action sviluppato da Motion Twin a scorrimento orizzontale in cui il giocatore impersonerà i panni del “Prigioniero” con il preciso intento di fuggire dall’isola in cui il gioco è ambientato e ucciderne il sovrano.
Nel corso dell’avventura sarà possibile accumulare “cellule” che serviranno a potenziare il personaggio, le stesse che permettono al protagonista di vivere dopo averne preso il controllo del cadavere. Il combattimento richiama molto la serie “Souls” con nemici che seguono pattern preimpostati che necessitano di essere appresi e, ad ogni morte, l’isola verrà riconfigurata.
Dead Cells è disponibile per Android, Nintendo Switch, PlayStation, iOS, Xbox One, macOS e PC.
Una considerazione conclusiva sui Roguelike
Il genere Roguelike è certamente ricco di sorprese e di fascino e l’elevata componente artistica di molti titoli li rende dei prodotti unici che meritano di essere sperimentati. Tuttavia, non bisogna sottovalutare l’aspetto della difficoltà che andrebbe invece preso sul serio.
Disponibilità di mettersi alla prova, voglia di migliorare continuamente il proprio gameplay e una buona tolleranza alla frustrazione sono requisiti essenziali per poter godere appieno dell’esperienza.