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Dead Island 2: prime impressioni

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Dopo 12 anni dal primo episodio, passando tra le mani di ben tre diversi team di sviluppo, Deep Silver riesce finalmente a pubblicare Dead Island 2 e ci è riuscita grazie allo sforzo titanico di Dambuster Studios, un team di sviluppo britannico, autore dello sfortunato Homefront: The Revolution (2016).

Come promesso dal trailer del lontano E3 2014, l’avventura apocalittica a base di zombie e armi fuori di testa si sposta in California, più nello specifico nella Città degli Angeli.

Piccolo spoiler per la futura recensione che vedrà la luce nei prossimi giorni: l’ambientazione hollywoodiana che spazia dalle ville dei VIP di Bel Air alla suburb losangelina è strepitosa.

Se nel primo Dead Island ci eravamo immersi in un’ambientazione caraibica su spiagge insanguinate e vicoli in fiamme, nel secondo capitolo saremo immersi in un elaborato intrico di vialetti dove ogni casa è un’ostentazione al lusso più sfrenato, quartieri dove vanno a morire le stelle del cinema e le strade di una città dove “ostentare” è il significato di vita.

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Per quanto concerne il gameplay, il gioco non si discosta molto dall’originale: combattere gli zombie all’arma bianca è semplice e divertente e qua e là sono state apportate le giuste modifiche per aggiornare le meccaniche.

Si è infatti molto parlato del sistema FLESH che genera proceduralmente le mutilazioni e le eviscerazioni dei nostri zombie. Prendere a randellate, spadate, pugnalate, bastonate, intingere nell’acido, dare fuoco, sbrindellare e pestare zombie non è mai stato così appagante; in senso ludico ovviamente.

Un’altra cosa che mi ha lasciato a bocca aperta è stato il framerate: al day one, con tutte le opzioni ad alto, su una RTX 3060, il gioco ha retto costantemente i 60 fps senza nemmeno una sbavatura.

Ovviamente non stiamo prendendo in analisi un gioco dalla grafica next gen, ma comunque di alto livello. Le uniche note di demerito vanno agli specchi e all’acqua delle piscine che soffrono stranamente di un qualche bug che ne altera i riflessi.

Per il momento, a sole 10 ore di gioco, la grande opera del Dambuster Studios soddisfa a pieni voti i desideri di ogni fan degli zombie-movie.

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