Need For Speed: Unbound
La leggenda di Need for Speed narra di automobili sfreccianti su statali affollate, alla ricerca di un posto dove scappare dalla polizia…Need for Speed: Unbound riporta in vita questa leggenda, adeguandola ai giorni nostri, tutta pane e Fast and Furious.
La serie è infatti da anni contraddistinta da uno stile particolarmente cinematografico e volutamente esagerato, che riesce a regalare momenti indimenticabili ed inseguimenti che mettono alla prova le abilità del giocatore.
Indice dei contenuti
- 1 Need for Speed: Unbound • Il re delle corse clandestine
- 2 Need for Speed: Unbound • Il verdetto
Need for Speed: Unbound • Il re delle corse clandestine
Need for Speed è dunque sempre stata una serie di arcade racing game, ma ciò non deve far pensare ai neofiti che questo abbia portato gli sviluppatori a porre una minor cura nei veicoli, che anzi hanno fatto del rifiuto della simulazione una virtù.
Criterion ha dunque ripreso le redini della saga, per proporre un titolo che non solo vuole mantenere la sua identità, ma cerca di porsi come ponte per il futuro, che ad oggi ci appare più che incoraggiante.
Need for Speed: Unbound • Trama e narrativa
Se ti stai chiedendo se EA e Criterion siano riuscite a dare nuova vita a una serie come quella di Need for Speed, ti dico subito sì. È bastata una coppia di ragazzi in difficoltà che vengono affidati a Rydell, un meccanico con garage vista mare sulla baia di Lakeshore.
Need for Speed: Unbound gira tutto attorno alla storia di “rivincita sociale” di questi due giovani (il protagonista, cioè tu, e Yaz, la ribelle) che vedono nelle gare clandestine e nella modifica delle auto un mezzo per farsi conoscere e fare soldi. Se questo non bastasse, Yaz ti tradirà e ti troverai a dover ricostruire tutto grazie all’aiuto di Rydell e della tua “social manager” Tess.
Proprio Tess aiuterà a capire la gran parte delle meccaniche per guadagnare soldi e ti fornirà indirizzi, missioni, nomi di persone da contattare e auto da guidare (ovviamente il tutto in modo diversamente legale). Mano a mano che progredirai nella storia e scalerai le classifiche nei vari clan di piloti, potrai quindi acquistare nuove auto ma, soprattutto, parti meccaniche per modificarle.
Il tutto cercando di sfuggire alle varie auto di polizia che tenteranno di fermarti in vario modo. Detto questo, sei pronto a lanciarti per le vie di Lakeshore e diventare il King di Need for Speed: Unbound?
Need for Speed: Unbound • Gameplay
Eccoci ad uno degli ingredienti principali di ogni videogioco: il gameplay. Non aspettarti rivoluzioni, dopotutto non c’è modo di aggiornare qualcosa che è ormai scolpito nella roccia come Need for Speed: Underground (prodotto da Electronic Arts nell’ormai lontano 2003).
In pratica si tratta di prendere una macchina, modificarla, correrci, vincere gare, soldi e parti, montarle e ripartire. Nel frattempo si dovranno portare nei rifugi piloti in difficoltà, prendere auto a un indirizzo e condurle dal nuovo proprietario, ricordandosi di scappare alla polizia senza danneggiare la macchina.
Durante i raduni potrai anche aggiungere un po’ di pepe alle gare, scommettendo con altri piloti. Se riuscirai a farlo come si deve, ti ritroverai a dominare Lakeshore in qualcosa come una quindicina di ore (minuto più minuto meno) di gioco in singolo.
Need for Speed: Unbound • Multiplayer
Una crew è una crew sempre, anche mentre si gioca. Ecco quindi che in Need for Speed: Unbound potrai invitare fino a 16 amici, che prenderanno parte ai vari eventi principali e secondari, aiutando e venendo aiutati a raggiungere i vari obbiettivi. Durante la sessione online poi, continuerai a comprare auto, parti e incrementare il patrimonio.
Questo permette una sinergia tra la componente singolo giocatore e quella multiplayer, offrendo al giocatore l’opportunità di approcciarsi al titolo come più gli aggrada e contemporaneamente non interrompere mai la progressione di gioco. Può sembrare un dettaglio banale, ma è proprio qui che si notano le abilità degli sviluppatori.
Need for Speed: Unbound • Roaming
Ecco, il roaming in Need for Speed: Unbound è qualcosa di incredibile. Lakeshore è immensa e mostra svariati paesaggi, dalla Downtown alle colline, passando per spiagge e quartieri residenziali. Il tutto con un dettaglio incredibile anche se, onestamente, qualche pecca l’ho trovata nella ripetitività di alcune strutture come negozi e strade che sono “a fotocopia” ma in zone diverse della città.
Need for Speed: Unbound • Comparto estetico
Uno dei grandi pregi di Need for Speed: Unbound è la sua grafica incredibilmente attualizzata. Dopo Heat non potevamo aspettarci nulla di meglio, ma Electronic Arts ha fatto sì di aggiungere dei tocchi estetici realizzati in cell shading, che hanno fatto fare alla serie un passo avanti.
Grande o piccolo lo lascio giudicare a voi, per quanto mi riguarda all’inizio non li potevo vedere, col tempo ho iniziato ad apprezzarli perché mi davano un riferimento nel gioco per evitare di perdere il controllo della macchina. Di cosa sto parlando? Tra gli effetti di Need for Speed: Unbound troviamo, infatti, delle nuvole che partono dai pneumatici quando la macchina inizia a driftare e si ingrandiscono mano a mano che l’angolo aumenta.
Facendoci attenzione si riesce ad avere un maggior controllo e si evita di andare a demolire la macchina o le strutture che addobbano la città. Ho scritto “addobbano” perché la maggior parte delle cose che si vedono nella città sono meramente estetici e non influenzano, se non marginalmente, le prestazioni della macchina. Questa frase non si applica per i muri, quelli sono “maledettamente solidi” se mi passate il francesismo.
Need for Speed: Unbound • Skin e personalizzazioni
Parlando di personalizzazione, questo è un aspetto su cui Electronic Arts e Criterion hanno lavorato tantissimo. Partiamo dalla creazione del personaggio: realizzato, come gli effetti visivi, in cell shading. Appena lanci il gioco ti viene chiesto di creare il tuo alter-ego, andando oltre la mera selezione maschio/femmina, colore di capelli, occhi e accessori.
Il nostro personaggio potrà essere personalizzato praticamente in tutto l’abbigliamento contando sia su abiti no-brand, sia su capi come piumini North Face, occhiali Rayban, magliette, camicie e pantaloni di varie marche (Versace, Alpha Industries o AWGE giusto per fare due nomi) per finire con le scarpe dei brand più famosi come Vans, Puma, Fila e molti altri.
Molto più ampio il capitolo della personalizzazione dell’auto. Need for Speed: Unbound da questo punto di vista è qualcosa di incredibile, che ti porta a giocare con colori, kit di personalizzazione, wrap di vario tipo e skin estetiche di ogni genere con o senza licenza.
Nella mia auto, per esempio, ho scelto di verniciare di rosso lucido la parte interna della borchia dei cerchi (ovviamente neri opachi). Non mancano varie configurazioni di neon sottoscocca, spoiler, alettoni, minigonne e tutto quello che ci aspettiamo da un titolo dedicato al tuning a quattro ruote, anche troppo onestamente.
I kit proposti sono spettacolari e completano le vetture con un gusto a volte anche eccessivo e, per un purista, addirittura pacchiano. Mancano purtroppo alcune cose, come per esempio, la possibilità di customizzare gli interni della nostra vettura, ma il sedile è una cosa che si lascia al pilota…
Need for Speed: Unbound • Comparto tecnico
Tecnicamente Need for Speed: Unbound è un gioco di alto livello con meccaniche intuitive e semplici da gestire. Ovviamente non stiamo parlando di un titolo con velleità da simulatore (non ci si avvicina nemmeno lontanamente) ma si prefigge di colmare il gap con la serie Forza e altri giochi di auto e, in alcuni casi, riesce nel suo intendo.
La fisica delle vetture è credibile finché non ci si sofferma troppo su come si muove la macchina rispetto alle sollecitazioni che siamo in grado di darle (per quanto mi riguarda è comunque più realistico di Forza) ma ci si deve sforzare per ottenere l’equilibrio giusto tra prestazioni e tenuta di strada, per lo meno a difficoltà medio alto.
Una cosa che non mi ha convinto è il fatto che la differenza tra auto a trazione anteriore, posteriore o integrale, in fatto di manovrabilità, non sia “palpabile” ma solo abbozzata.
Rispetto agli altri episodi della serie trovo Unbound tecnicamente più preciso nella realizzazione delle ambientazioni, che spaziano dall’asfalto allo sterrato in modo naturale, anche se non c’è una gran differenza come tenuta di strada. Gli scenari sono ricchi di accessori e gente in giro per le strade e la PS5 riesce perfettamente a gestire tutto anche quando, preso dalla foga, ho iniziato a far volare tavolini, lampioni, panchine e altre cose in aria fermandomi solo quando andavo a sbattere su oggetti voluminosi.
L’approccio non simulativo di Need for Speed: Unbound fa si che le macchine non si distruggano completamente e basta semplicemente passare in un rifugio o in un distributore, per vedersi sistemare i danni.
Capitolo a parte merita il NOS, il bombolone tanto caro a Toretto e soci. Nei giochi di guida siamo abituati a guadagnarci il tanto prezioso gas derapando, andando contromano, saltando ed eliminando avversari, e anche qui è così. Tuttavia se non si riesce a mantenere un livello di pirateria stradale adeguato, questi shot aggiuntivi verranno cancellati e non ci si potrà fare affidamento.
Need for Speed: Unbound • Comparto audio
Need for Speed: Unbound sotto questo punto di vista è, forse, il gioco di auto con la colonna sonora più bella degli ultimi anni; si può tranquillamente dire che questa soundtrack sia un inno alla comunità dei tuners degli anni ’20 del nuovo millennio, con brani di A$AP Ant, A$AP Rocky, Alison Wonderland, Lous and The Yakuza (con un featuring del nostro Sfera Ebbasta), Bicep, Bizzarrap, Botany arrivando a un totale di 70 tracce incredibili.
Ma la colonna sonora di Unbound non è l’unica ciliegina sulla torta del comparto sonoro del gioco. Il vero piatto forte è dato dallo scarico delle vetture che cambia, ovviamente, al cambio dell’impianto ma può essere modificato per rendere più aggressivo o minaccioso il suono della nostra macchina.
Ovviamente ogni auto ha un suo suono caratteristico (per cui è consigliato un buon uso di cuffie da gaming) ma la possibilità di gestirlo per renderlo più adatto alle proprie “corde” fa si che queste vetture prendano ancora più carattere. A contorno troviamo poi i classici “rumori di città” che si alternano alle sirene della polizia, sempre ottimamente resi da Electronic Arts.
Need for Speed: Unbound • Il verdetto
Che posso dirvi su Need for Speed: Unbound? È sicuramente un bel gioco, con alcune novità interessanti e promettenti (in primis il sistema delle scommesse con altri piloti) ma troppo simile a sé stesso, intendendo come “se stesso” l’intera serie.
Cosa significa? Significa che nonostante la sua bellezza estetica, il suo audio da paura e la possibilità di personalizzare piloti e auto in ogni aspetto, alla fine non si discosta molto da Underground, Heat e dagli altri titoli che negli anni ci hanno fatto apprezzare questo franchise.
La grafica Next-gen accoppiata agli effetti in cell shading è semplicemente splendida e rende ancora più apprezzabile Unbound, ma la sensazione è che manchi di mordente. Avrei preferito qualcosa in più dal punto di vista del realismo nella fisica delle auto e nel modo in cui viene gestita la corsa su superfici differenti dal classico asfalto, qualche effetto più impattante sulle prestazioni della vettura e qualcosa in più nel gioco online.
Tutto sommato però Need for Speed: Unbound è un gioco divertente e capace di accalappiare per ore gli appassionati, far divertire chi non ha avuto l’onore di aver provato tutti i giochi della serie e far scendere quella lacrimuccia nostalgica mentre si schianta la volante delle forze speciali contro l’angolo di un palazzo.